COS’È IL REGOLAMENTO

Il Regolamento per i Beni Comuni (Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la gestione condivisa, e la rigenerazione dei beni comuni urbani della Città di Venezia) – LINK AL PDF DEL REGOLAMENTO – è uno strumento innovativo per il governo delle città, che permette forme di collaborazione tra istituzioni e cittadini per avviare politiche di cura e rigenerazione urbana e sociale partendo dal basso, condividendo obiettivi e responsabilità con gli abitanti dei quartieri che in questo modo si prendono cura della città.

È così che può iniziare concretamente un’attività di recupero di spazi abbandonati e in degrado a partire innanzitutto dalle periferie, generando anche maggior sicurezza.

Il Regolamento rappresenta una cornice giuridica fondamentale per agevolare i rapporti tra amministrazione e cittadini per utilizzare, gestire e prendersi cura di spazi pubblici abbandonati e in disuso, avviando percorsi di rigenerazione urbana. È uno strumento in grado di generare politiche innovative e attivare tutte le risorse di una comunità attraverso procedure semplificate rispetto, per esempio, ai bandi pubblici molto spesso non accessibili a semplici cittadini o a gruppi informali.

 

A COSA SERVE

Il Regolamento definisce i rapporti tra amministrazione e cittadini/gruppi di persone/associazioni per la gestione, la manutenzione di spazi pubblici urbani: si va da piccoli progetti come l’adozione dell’aiuola sotto casa, alla trasformazione di aree verdi in orti o in piccoli parchi, fino alla riqualificazione di edifici abbandonati o sottoutilizzati, che può avvenire anche attraverso il recupero in parti separate, attuato da soggetti diversi, che potranno così condividere l’utilizzo di uno stesso edificio. Riuso dei Beni Comuni e riqualificazione delle periferie rappresentano un binomio inscindibile.

 

QUALI OPPORTUNITÀ OFFRE

L’Amministrazione condivisa è una modalità per realizzare insieme ai cittadini attività di interesse generale. Consente di valorizzare beni comuni materiali e immateriali attraverso le azioni di cura di associazioni, gruppi informali di cittadini, organizzazioni del terzo settore che possono svolgere attività di varia natura per l’intera comunità.

Offrire spazi da rigenerare a organizzazioni, formali e non, che sono privi di luoghi di aggregazione per lo svolgimento di attività di interesse generale.

Riavvicinare il rapporto tra cittadini e amministrazione.

Riqualificare e rendere più sicura la città.

 

COME FUNZIONA

Il cuore del Regolamento sono i Patti di Collaborazione, ovvero lo strumento con cui il Comune ed i cittadini attivi concludono un accordo scritto e condividono l’ambito degli interventi di cura, gestione condivisa o rigenerazione di beni comuni urbani, nel presidiare e valorizzare progetti che perseguano l’interesse generale della comunità a fruire di tali beni.

La collaborazione può prevedere interventi sia carattere occasionale sia a carattere continuativo e può prevedere, ad esempio, la disponibilità dei beni, la manutenzione, il restauro, la riqualificazione di beni e anche l’attività di progettazione, organizzazione, animazione, produzione culturale, realizzazione di eventi e iniziative in ambito culturale, sociale e sportivo.

L’Amministrazione condivisa rappresenta una funzione istituzionale riconosciuta dal Comune che tende ad appoggiare l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà secondo quanto disposto dall’articolo 118 della Carta costituzionale.

 

COSA DEVE FARE IL COMUNE

Il Comune garantisce ai cittadini attivi, singoli o associati tra loro, un interlocutore unico nel rapporto con l’amministrazione mettendo a disposizione l’Ufficio per l’amministrazione condivisa, deputato alla analisi e gestione delle proposte di collaborazione e ad assicurare il corretto bilanciamento dei molteplici interessi pubblici e privati che tali proposte investono

Principalmente la struttura si occuperà di attivare e supportare gli uffici comunali competenti rispetto alla proposta di collaborazione favorendo la relazione tra questi e i cittadini, valutare la fattibilità tecnico-amministrativa delle proposte di collaborazione, monitorare le fasi del processo di formazione ed esecuzione condivisa dei patti di collaborazione, raccogliere i dati e i risultati conseguenti all’attivazione dei patti di collaborazione.

Al fine di rendere trasparente l’attività collegata ai patti di collaborazione l’amministrazione prevede di pubblicare sul sito istituzionale dell’ente gli elaborati e le risultanze delle iniziative e attività, promuovendo anche eventuali conferenze stampa, convegni, eventi dedicati e ogni altra forma di comunicazione e diffusione dei risultati.

Nell’attivazione di questi percorsi condivisi, il Comune può prevedere l’attribuzione di agevolazioni a favore dei cittadini attivi, quali ad esempio, l’uso a titolo gratuito di immobili di proprietà comunale e il comodato d’uso di beni strumentali e materiali di consumo necessari alla realizzazione delle attività previste, ed anche la realizzazione di percorsi formativi e l’eventuale riconoscimento di forme di visibilità della collaborazione quali ad esempio installazione di targhe informative, menzioni speciali o spazi dedicati negli strumenti informativi.

 

COSA DEVONO FARE I CITTADINI

Presentare le proposte all’Ufficio per l’amministrazione condivisa, che il Comune dovrà attivare, per valutare la fattibilità del progetto e coprogettare le azioni di cura. Le proposte possono riguardare tutti gli spazi e gli edifici pubblici in stato di degrado e abbandono, da riqualificare, ma anche beni comuni immateriali.

 

LINK AL PDF DEL REGOLAMENTO

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