06/11/2015 –

Stop ai centri commerciali in terraferma. Ma il sindaco Brugnaro non è d’accordo ed è pronto ad autorizzare la nuova torre di 90 metri prevista accanto alla Nave de Vero. Il Consiglio comunale ieri ha approvato le osservazioni molto severe al VIA (valutazione impatto ambientale) predisposte dagli uffici del Comune, nei confronti del nuovo centro commerciale (il progetto non è conforme alle normative urbanistiche vigenti. Anzitutto per l’altezza della torre – il massimo consentito è 45 m-, gli standard del verde e la viabilità). Ma il sindaco ritiene la delibera approvata ieri semplicemente un atto tecnico dovuto, che non impedirà di trovare un accordo con i proponenti, che comporterà una modifica del progetto senza cambiare la sostanza dell’intervento. Un’intesa, ha specificato, che dovrà puntare soprattutto a portare al Comune un vantaggio economico. Della serie: “fora i schei”. Ma che fine faranno Mestre, Marghera e tutta la terraferma?
Stiamo parlando di un altro gigante della grande distribuzione con una piastra commerciale di 18.671 mq, un albergo, ristorante e chissà che altro. In tutto 25.270 mq. La nostra città è uno dei territori con la più elevata densità di parchi commerciali d’Europa. Basta centri commerciali: non li vogliono i cittadini, non li vogliono gli operatori del commercio. Senza contare che la crisi sta colpendo anche Auchan, Metro e molti negozi della stessa Nave de Vero sono in grave difficoltà. Oggi è urgente introdurre misure che favoriscano la rivitalizzazione dei centri della terraferma, servono misure a favore del commercio e più in generale per riportare la vita nei centri cittadini, come ho già ricordato in numerose occasioni, con proposte concrete in questo senso.
In linea di principio, pur non essendo contrario allo sviluppo verticale della città, credo che l’ultima cosa di cui ha bisogno Mestre, sia l’apertura di un nuovo centro commerciale. Con l’intervento di ieri il sindaco ha spiazzato la sua stessa maggioranza, che in commissione aveva manifestato la disponibilità ad aprire un confronto con l’obiettivo di fermare la proliferazione dei centri commerciali. Sono il primo firmatario di una mozione presentata ieri in Consiglio da centrosinistra, che sarà discussa a breve in commissione.

MOZIONE CENTRI COMMERCIALI

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