10/01/2016 –
Città Metropolitana: marcia indietro di Brugnaro. Il sindaco, dopo la prevedibile figuraccia rimediata, con la bocciatura dello statuto da parte della Conferenza dei Sindaci si appresta a modificare il testo in modo sostanziale, riprendendo le proposte presentate dal “Gruppo Insieme” del centrosinistra. Lo scorso 21 dicembre su 44 Comuni solamente 13 hanno votato a favore di uno statuto palesemente inadeguato a raccogliere la sfida metropolitana che abbiamo di fronte. Il “Gruppo Insieme” ha segnalato durante tutto il dibattito in Consiglio quanto la proposta Brugnaro fosse lacunosa, insufficiente in tutte le parti fondamentali per costruire una Città Metropolitana di rango europeo. Vale a dire carente in tema di partecipazione, pianificazione strategica, gestione dei servizi. Ma il sindaco è stato sordo davanti alle nostre proposte, preferendo restare al traino degli esponenti leghisti che fin dall’inizio hanno manifestato l’intenzione di demolire sul nascere la Città Metropolitana. Ora il Sindaco si appresta a fare retromarcia, introducendo modifiche volte a coinvolgere maggiormente i sindaci e rilanciando molte delle idee avanzate dal centrosinistra, attraverso gli emendamenti presentati in Consiglio Metropolitano. Non sarà comunque sufficiente una semplice operazione di maquillage per trasformare un documento così mal concepito, in uno statuto all’altezza della sfida europea che abbiamo di fronte. Lunedì prossimo in Consiglio valuteremo in dettaglio il nuovo testo, per verificare ulteriori margini di miglioramento e la possibilità di avviare finalmente una fase costituente nell’interesse della Città Metropolitana. Cosa che finora si è rivelata impossibile a causa dell’atteggiamento del sindaco, che si è distinto per autoreferenzialità, arroganza e incapacità amministrativa.
