12/05/2016 –

Subito un confronto con l’Autorità Portuale e tutti gli operatori del Porto

Da tempo sostengo che va approfondita la possibilità di trasferire le Grandi Navi, o una parte di esse, a Porto Marghera. L’ipotesi oggi rilanciata rappresenta una soluzione che non solo risolverebbe un problema non più rinviabile, per il quale Venezia ha puntati su di sé gli occhi di tutto il mondo, ma consentirebbe di recuperare alla città una parte della zona industriale come avvenuto nelle principali città portuali europee.

Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale sono intervenuto per ribadire come da subito sarebbe possibile trasferire almeno una o due navi da crociera, ovvero quelle più grandi, in modo da alleggerire i passaggi in Bacino San Marco e lungo il Canale della Giudecca. Un modo per gestire la lunga fase transitoria che comunque dovremo apprestarci ad affrontare, in attesa che venga adottata una soluzione finale, considerando che le ipotesi finora all’esame della VIA risultano molto fragili e, per ragioni diverse, di difficile realizzazione.

Attualmente i passaggi sono regolati da un accordo con le Compagnie che si rifà al decreto Clini-Passera del 2012, che consente i passaggi di navi con una stazza non superiore a 96mila tonnellate. Sono passati quattro anni senza che nulla accada, non possiamo stare fermi.

Già durante la festa del Redentore le Grandi Navi vengono dirottate al Terminal commerciale di Marghera. Entrano dalla bocca portuale di Malamocco, percorrendo il canale Malamocco-Marghera, anziché entrare dalla bocca di Lido e percorrere il Canale San Marco-Giudecca.

Per quanto riguarda il loro posizionamento, in genere, le navi MSC vengono ospitate dal terminal commerciale TIV, essendo la compagnia azionista del terminal (MSC ha sia navi container che navi passeggeri). Le unità di altre compagnie a seconda del numero vengono in genere ospitate negli altri terminal commerciali che presentano quel giorno banchine libere e idonee in relazione alla dimensione delle navi.

La gestione delle navi nei terminal commerciali dovrà comunque tener conto di vari aspetti, non ultimo quello che attiene alla sicurezza, soprattutto per le rigide disposizioni antiterrorismo, entrate in vigore negli ultimi tempi, in termini di attrezzature, guardie giurate e doganali.

Per questo va avviato immediatamente un confronto con l’Autorità Portuale, VTP e tutti gli operatori portuali e della Marittima, per verificare la possibilità di trasferire le Grandi Navi a Marghera senza nuocere all’attività del porto commerciale.

L’obiettivo non può che essere quello di valorizzare al massimo tutte le attività portuali, difendendo il lavoro, sostenendo la crescita del Porto e tutelando l’ambiente lagunare. Su tutto questo ci deve essere il massimo impegno del Consiglio Comunale di Venezia.

 

 

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