22/09/2016 –

Bisogna far subito chiarezza in Consiglio comunale sulle reali intenzioni di Veritas di alienare il 40% delle quote di Ecoprogetto. Venezia è una città leader nella raccolta differenziata e non è pensabile tornare indietro, pensando di mettere in moto l’inceneritore SG31. Il Comune non può perseguire logiche meramente finanziarie a discapito della difesa dell’ambiente.
Recentemente è stato chiuso l’inceneritore di Fusina. Un segnale chiaro che la città ha dato nella politica relativa alla gestione dei rifiuti, spingendo la raccolta differenziata e valorizzando l’Ecodistretto del riciclo, dove i rifiuti vengono trattati e rimessi in circolo in modo virtuoso, peraltro avendo già ridotto al minimo il ricorso alla discarica. Inoltre già da tempo il conferimento alla centrale dell’Enel di CSS (combustibile solido secondario) consente di smaltire i rifiuti con una bassa percentuale di emissioni (dato che il CSS viene usato al posto del carbone, più impattante su ambiente e salute).
Non è possibile tornare indietro investendo su un nuovo inceneritore. Se nei prossimi anni è in programma la chiusura della centrale Enel, credo si possa pensare al massimo di realizzare un piccolo impianto tarato allo smaltimento dei CSS, attualmente bruciati dalla centrale Palladio e comunque con un utilizzo circoscritto ai rifiuti prodotti in città. Al contrario significherebbe un ritorno al passato e dobbiamo impedire in tutti i modi che il Comune imbocchi questa strada.

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