22/02/2018 –

CARTELLA STAMPA

LA NOSTRA CITTÀ AL GOVERNO DEL PAESE

Metterò a disposizione della mia Città il patrimonio di conoscenze ed esperienze maturate in anni di attività come giornalista de “La Nuova Venezia” e “La Repubblica” e con le molte attività della Fondazione Gianni Pellicani, che da oltre dieci anni produce studi sulla Città coinvolgendo studiosi, giovani e scuole in progetti culturali. Ho dato vita al Festival della Politica, che ogni anno porta nelle piazze di Mestre migliaia di cittadini e personalità della vita culturale e scientifica italiana. Il radicamento e la conoscenza dei problemi di Venezia, Mestre e dell’intera Città Metropolitana rappresentano la cifra del mio impegno politico, iniziato un paio di anni fa.

  Il legame con il territorio è alla base del mio impegno

Nel Collegio in cui sono candidato per il Partito Democratico e la coalizione di centrosinistra conta una profonda e attenta conoscenza del territorio. Nella mia storia professionale e culturale e ancora di più dal 2015, quando mi sono impegnato in politica, il legame con il territorio mi ha indotto a individuare, con percorsi fortemente condivisi, politiche adeguate per affrontare la competizione globale tra aree urbane. Una sfida alle istituzioni e alla politica, alla classe dirigente nel suo insieme, che coinvolge tutti noi per un rinnovamento di cui il Paese ha bisogno.

  Il territorio veneziano al centro della politica nazionale

Nell’ultima legislatura il governo di centrosinistra ha dimostrato un rinnovato interesse per Venezia firmando accordi a vari livelli e rifinanziando la Legge speciale. Tra il 2016 e il 2017 ha destinato alla Città centinaia di milioni di euro e ridato respiro agli Enti locali. È necessario proseguire su questa strada mettendo al centro del dibattito e dell’azione del Parlamento il lavoro, con particolare attenzione alle fasce più giovani della popolazione, la sanità e il welfare, lo sviluppo economico e la rigenerazione urbana, aspetto quest’ultimo che si può attuare solo con il coinvolgimento dei cittadini.

  Una Legge speciale di stampo federalista

Un mio impegno concreto sarà quello di porre nuovamente al centro del dibattito parlamentare la riforma della Legge speciale partendo dalla conferma dell’articolo 1, il quale stabilisce che “la salvaguardia di Venezia e della sua laguna è dichiarata problema di preminente interesse nazionale”, ma ne modifichi i meccanismi di finanziamento, introducendo forme sperimentali di federalismo fiscale. Perché dobbiamo sempre ricordarcelo che se c’è una cultura politica coerentemente federalista questa è quella che si riconosce nei riformismi della sinistra. Non certo nella Lega che è sempre stata ondivaga tra secessionismo e federalismo, e oggi riesce perfino ad esprimere una cultura sovranista che francamente non vedo come possa conciliarsi con un pensiero autonomista e federalista.

  Politiche per il Lavoro e la Famiglia

Tutte le azioni di governo che verranno intraprese non potranno prescindere dalle questioni del lavoro e della famiglia, che saranno al centro dei miei interessi in Parlamento. Il lavoro e quindi l’occupazione sono alla base di qualsiasi politica di crescita, che nella società odierna non può prescindere dalla conciliazione tra i tempi di vita e i tempi di lavoro, in particolare delle donne, e dalla promozione di sistemi di welfare aziendali innovativi. Bisognerà quindi investire necessariamente in progetti che promuovano il lavoro e la tutela delle famiglie.

Dobbiamo fare i conti con una società e un mercato del lavoro che si sono completamente trasformati rispetto al passato, il modello di sviluppo e occupazionale che abbiamo conosciuto nel secondo Novecento sta via via scomparendo. Dovremmo misurarci con un mercato che richiede più flessibilità ma che non deve andare a detrimento delle garanzie che il mondo del lavoro ha conquistato in decenni di lotte. Non possiamo prescindere dall’articolo 36 della Costituzione, perciò sul tema dei diritti dei lavoratori e delle garanzie non è pensabile arretrare. Per cui su questo tema, in coerenza con la mia formazione e con la mia cultura politica, sarò impegnato in prima linea.

  Porto Marghera

L’area industriale di Porto Marghera ha appena festeggiato il Centenario e rappresenta un patrimonio sul quale bisogna continuare ad investire, puntando su un’industria sostenibile, sulla portualità e sulla logistica. Non esiste al mondo una Grande Città senza un’adeguata area industriale. Va perciò intensificata l’opera di bonifica e di messa in sicurezza dei suoli, ma soprattutto di rilancio delle attività e delle produzioni. In questo senso è importante il potenziamento della Zona Franca e dell’istituzione della ZES, Zona Economica Speciale, che dovrà essere accompagnata da interventi per modernizzare la dotazione infrastrutturale di Porto Marghera.

  Turismo e Residenzialità

Senza abitanti semplicemente non esiste città. Il tema della residenzialità va affrontato di petto e a livello nazionale si deve intervenire regolamentando le affitanze turistiche. Va quindi messa in essere per le nostre città d’arte una normativa più stringente, che limiti il numero di giorni annui in cui tale istituto può essere applicato e una tassazione che incentivi i contratti a lungo termine, che preveda agevolazioni particolari per le necessarie ristrutturazioni che hanno nelle città antiche costi molto elevati e iter lunghi e complessi. E servono anche nuovi strumenti per governare i flussi turistici, Venezia in tal senso deve diventare un laboratorio nazionale. Monitorerò anche quanto già si può fare, che non è poco. Faccio un solo esempio: il governo ha stanziato, come ricordato, in pochi anni centinaia di milioni di euro anche con il Patto per Venezia, che prevede ad esempio 10 milioni di euro per “sistemi sperimentali di gestione del turismo”. Inoltre siamo tutti d’accordo che le Grandi Navi non debbano più passare in Bacino San Marco: appena la nuova legislatura inizierà, bisognerà far sì che sia data veloce applicazione a questo obiettivo che la città sente, giustamente, come prioritario.

In terraferma dobbiamo imparare dalla situazione veneziana e farsi che le nuove strutture e la nuova offerta di posti letto siano un’opportunità di rigenerazione. A tal riguardo ho già proposto di destinare i proventi della tassa di soggiorno per intervenire sulle direttrici che collegano la stazione al centro città.

  Rilancio dell’artigianato veneziano e delle professioni innovative

Per tutelare la residenzialità bisogna rilanciare nel suo complesso il tessuto economico veneziano: non riusciremo a risolvere il problema della residenzialità finché non saremo riusciti ad affrancarci dalla monocultura turistica, un’industria pesantissima che oramai ha cannibalizzato tutto ciò che ne impediva lo sviluppo ipertrofico. Io credo che i settori sui quali puntare siano due: il primo è quello della formazione universitaria e del suo indotto, per creare un ambiente che invogli chi studia a Venezia a restarci e potenzi le cosiddette professioni dell’innovazione che generano un forte indotto occupazionale.

Il secondo quello dell’artigianato. In questo momento particolare, in cui anche nella nostra provincia si intravedono segnali confortanti dopo anni di recessione economica, il mondo dell’artigianato e quello di tutta la micro e media impresa del nostro territorio meritano grande attenzione anche da parte della politica nazionale. In primo luogo, l’agenda politica non può prescindere dalla riduzione e dalla semplificazione fiscale, perché una eccessiva tassazione unita a una burocrazia spesso soffocante rappresentano il peggior freno alla ripresa. I dati ci dicono infatti che sulle piccole imprese grava una pressione fiscale del 61,2% e un costo della burocrazia di circa 22 miliardi di euro annui.

In tale contesto, credo che si debba riproporre con forza anche il tema della riduzione del costo del lavoro, altra spina nel fianco per tutto il mondo imprenditoriale italiano. Per ripartire è necessario poi agevolare l’accesso al credito ancora in parte frenato dalla rigidità delle banche. Gli imprenditori del nostro territorio, e in particolare quelli artigiani, continuano a lamentare la chiusura dei rubinetti da parte delle banche. Bisogna creare le condizioni affinché vengano riaperti e individuare nuovi possibili canali di finanziamento per le piccole e micro imprese. Altro nodo da sciogliere è quello dei tempi della giustizia, che sempre più spesso mettono in ginocchio le piccole imprese a causa di contenziosi che durano anni.

  Rigenerazione urbana e Commercio

La scarsa competitività del commercio nei centri urbani rispetto ai grandi parchi commerciali è il sintomo di una situazione di impoverimento generale delle funzioni urbane e della perdita di attrattività dei centri. Accessibilità, eventi culturali, sicurezza, arredo urbano, sono tutti elementi ugualmente importanti che vanno governati in maniera integrata. Inoltre è importante l’adozione di misure fiscali per agevolare attività commerciali “di vicinato”. Quindi è urgente attivare politiche per finanziare progetti di rigenerazione urbana integrati tra urbanistica, mobilità, commercio, attività produttive, turismo, marketing territoriale, cultura, intrattenimento. Progetti di medio-lungo periodo volte a produrre forme di governance distrettuali dotate di adeguate capacità tecnico-professionali (management di distretto) nei quali l’intervento dello Stato funga da catalizzatore per associazioni di categoria, fondazioni private, consorzi di proprietari immobiliari, terzo settore.

  Venezia, Spinea e la Città Metropolitana

In coerenza con l’impegno e il lavoro sviluppato in questi anni, punterò a rafforzare la Città Metropolitana affinché disponga di maggiori risorse e competenze. È necessario che il nuovo Ente, atteso per oltre vent’anni, si rafforzi in un’ottica pienamente federalista per governare in maniera efficace la città che viviamo quotidianamente, dai trasporti al governo delle acque. Particolare attenzione intendo dedicare alla questione della sicurezza per garantire strumenti più efficaci di prevenzione e controllo del territorio a partire dal Controllo di vicinato. Per assegnare maggiore autorevolezza e competenze alla Città Metropolitana sarà inoltre necessario modificare la Legge Delrio (Legge 56/2014), prevedendo l’elezione diretta del Sindaco e dei Consiglieri Metropolitani. Oggi la grande competizione in campo internazionale è tra città-territorio, la Città Metropolitana di Venezia ha le carte in regola per competere con i grandi sistemi urbani europei, purché si lavori in modo sinergico, in sintonia con gli obiettivi indicati dall’Unione Europea, che punta allo sviluppo di città sostenibili, innovative e inclusive.

  Beni Comuni

Questo è un argomento a me molto caro in quanto su questo tema abbiamo lavorato a lungo, nell’ambito delle attività della Fondazione Pellicani, assieme al gruppo del G124 di Renzo Piano e a Labsus. Nasce da questa esperienza la proposta di regolamento comunale sui Beni Comuni, che ho presentato in Consiglio Comunale. In Parlamento cercherò di fare altrettanto ovvero studiare strumenti volti a favorire il coinvolgimento della popolazione nell’opera di riqualificazione delle periferie delle città. Il protagonismo della società civile spesso fa fatica a trovare ascolto. La politica e le istituzioni dovrebbero avere la capacità e la forza di realizzare progetti il più possibile condivisi. In città esistono molti casi di associazioni che hanno come obiettivo la rigenerazione di alcuni immobili e luoghi del territorio. Basti citare le attività che si svolgono all’interno dell’ex scuola Edison a Marghera, a Venezia l’ex teatro anatomico di San Giacomo dell’Orio oppure il progetto partecipato dell’isola di Poveglia. La società civile sta dimostrando di essere vivace, e la politica deve accompagnare queste progettualità nell’interesse dell’intera collettività.

 


 

I miei impegni per il territorio

Per lo sviluppo di Porto Marghera

Risanamento ambientale

Rilancio del porto e dell’attività produttiva (Zona Franca / ZES – Zona Economica Speciale)

Modernizzazione della dotazione infrastrutturale

Per la nuova Legge speciale di Venezia

Riforma in chiave federalista

Aumento delle competenze e delle risorse per la città

Per il governo del turismo

Regolamentazione dei flussi

Politiche per la residenzialità e regolamentazione delle affittanze turistiche

Agevolazioni al commercio di vicinato

Per la Città Metropolitana

Completamento della legge istitutiva

Acquisizione di maggiori competenze sul governo delle acque

 

I miei impegni per il Paese

Per avere più diritti

Approvazione dello Ius Culturae

Riforma della legge per le adozioni internazionali

Rifinanziamento del fondo per i centri antiviolenza

Per un’Europa più vicina ai cittadini

Elezione diretta del Presidente della Commissione Europea

Introduzione di finanziamenti per la formazione continua (Eurobond)

Per il rafforzamento di nuove economie

Investimenti sulla formazione universitaria

Aumento delle risorse per la cultura

Incentivi per le professioni dell’innovazione

Per la rigenerazione urbana

Misure per migliorare l’impatto ecologico degli edifici

Sostegno al commercio nei centri cittadini

Riuso dei beni pubblici abbandonati

Per la sicurezza

Risorse maggiori per le forze dell’ordine

Rigenerazione degli spazi pubblici con eventi culturali

Valorizzazione dello strumento del controllo di vicinato

Per una maggiore occupazione

Misure di sostegno per le partite IVA

Incentivi per l’assunzione di giovani

Interventi per deprecarizzare il lavoro

Per il rilancio dell’artigianato

Riduzione del costo del lavoro

Semplificazione del sistema di tassazione

Riduzione dei tempi della giustizia

 


 

In questi giorni ho ricevuto una serie di attestati di stima e appoggio che mi lusingano molto, mi incoraggiano e sono di stimolo per un impegno sempre maggiore:

“ Ho avuto modo di conoscere Nicola Pellicani durante i festival che ogni anno organizza a Mestre. Ho potuto apprezzare la sua serietà, il suo impegno. Non l’ho mai visto arrendersi di fronte a una difficoltà. Sempre pronto ad accorrere dove bisogna dare una mano. Credo che meriti fiducia e stima.

Dacia Maraini

“ Il lavoro mi ha dato modo di apprezzare da vicino e a lungo alcune caratteristiche di Nicola: la sua capacità di mettere intelligenza al servizio di una comunità e la sua passione politica che ne è la controprova. Sono contento per gli elettori di Venezia che con un gesto civile e limpido possano scegliere di farsi rappresentare da lui alla Camera.

Alberto Melloni

“ Conosco da tempo Nicola Pellicani per le belle iniziative culturali organizzate tra Venezia e Mestre.
È un privilegio per gli elettori veneziani avere l’opportunità di mandare in Parlamento una persona di tale valore.

Mario Tronti

“ Conosco personalmente Nicola Pellicani. In lui, la passione politica è sempre mediata dalla cultura e dall’equilibrio: qualità, oggi, piuttosto rare. Nei nostri incontri ho potuto rendermi conto di come Nicola sia molto preparato per affrontare i temi che caratterizzano il governo di un territorio complesso come quello veneziano e di tutta l’area metropolitana.
Ci siamo conosciuti partendo da un tema che per me rappresenta l’impegno di una vita: il Federalismo. Il nostro dialogo è iniziato nel 2008 quando la Fondazione Pellicani mi invitò a tenere una relazione a Palazzo Ducale in occasione dell’anniversario dei sessant’anni della Costituzione. Un convegno di grande rilievo che fu concluso con un intervento del Presidente Giorgio Napolitano.
Da allora abbiamo condiviso un percorso politico/culturale affrontando i temi fondamentali che riguardano il Federalismo e il sistema delle autonomie delle nostre Città e delle nostre Regioni, nella convinzione che, come diceva Pietro Calamandrei: “Il federalismo prima di una dottrina politica, è l’espressione dell’interdipendenza della sorte umana”.
I cittadini, ai quali sta a cuore il Federalismo, credo debbano sostenere in modo trasversale in Parlamento le persone seriamente impegnate su questi temi, al di là dell’appartenenza politica. Sarei quindi ben lieto che una persona come Nicola, così attenta alla questione dell’Autonomia e del Federalismo, sieda alla Camera dei deputati.

Mario Bertolissi

“ Il sistema elettorale con cui gli italiani andranno a votare, per quanto sballatissimo ai limiti della costituzionalità, e forse oltre, ci offre tuttavia almeno un’occasione: quella di eleggere nei collegi uninominali le persone che davvero riteniamo capaci di svolgere il proprio mandato parlamentare avendo come fine il benessere comune, e insieme pienamente rappresentativi della propria città e del suo territorio. A Venezia e Mestre questa opportunità si chiama fuori di ogni dubbio Nicola Pellicani. Fare paragoni con gli altri candidati ha poco senso. Nicola non ama polemiche, ma costruire progetti, svolgere studi sulla propria città, coinvolgere giovani e scuole in iniziative di grande spessore politico e culturale. È lui che ha inventato a Mestre il Festival della politica, che ha visto la partecipazione di migliaia di cittadini e di personalità internazionali, prime tra tutte il presidente Napolitano. È a lui e al gruppo di ricercatori che con la Fondazione Pellicani lavorano che si debbono gli studi recenti più approfonditi sull’assetto territoriale, economico e sociale del nostro territorio. È sua la voce più autorevole dell’opposizione nell’ambito del Consiglio Comunale e della Città Metropolitana. Il mio caldissimo invito è rivolto a tutti coloro che vogliono sentirsi rappresentati nel Parlamento da un concittadino autorevole, competente e legatissimo alla sua città. So bene che in elezioni come quella del 4 marzo la scelta è anche e soprattutto politica. Ma che sia davvero tale e non di partito semplicemente! Credo tutti sappiano bene come non abbia risparmiato critiche anche feroci alla conduzione del PD in questi anni. Sono certo, anzi, che se quelle critiche fossero state ascoltate, non ci troveremmo nella situazione attuale. Ma sarebbe persistere nel peggiore degli errori perdere il collegio di Venezia (dopo aver perso per assoluta sprovvedutezza anche il Comune) per “farla pagare” a Renzi – come poi se le responsabilità dello stato attuale del PD fossero tutte dell’attuale segretario! Il mio appello si basa sull’assoluta fiducia che nutro nell’uomo e nel politico Nicola Pellicani. Se, e soltanto se, altri con lui e come lui riusciranno ad assumere peso nella politica nazionale, potrà aprirsi una nuova stagione per l’ìntera area di centro-sinistra.

Massimo Cacciari

 

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