25/02/2018 –

PASSEGGIATA GELIDA A PUNTA PASSO CAMPALTO

Cantieri Marchi: la proprietà chiede di realizzare subito la darsena

Il progetto non può prescindere dall’utilizzo pubblico dell’area

Stamattina, nonostante il vento gelido, ero con gli amici del Circolo PD a Punta Passo Campalto per un’iniziativa sulla gronda lagunare, ovvero l’area di affaccio della terraferma sulla laguna, un articolato intreccio di terre emerse e di barene, molto pregiato, che va recuperato, rigenerato e reso fruibile ai cittadini. In particolare ci siamo soffermati davanti ai Cantieri Marchi e poi abbiamo fatto una passeggiata fino all’area dei fosfogessi, passando per l’area della Rai.

CANTIERI MARCHI. Ci sono delle novità importanti che riguardano gli ex Cantieri Marchi che nel 2015 hanno presentato un progetto di riqualificazione dell’area. Si tratta di un progetto che punta al recupero unitario dell’area che attualmente ospita il cantiere e della superficie al di là del canale dove era prevista la nascita di una darsena da 300 barche, nonché il collegamento delle due sponde con un ponte.

Oggi un gruppo di investitori chiede di realizzare subito la darsena, attraverso la richiesta all’amministrazione comunale di suddividere il progetto in due comparti, con l’obiettivo di sviluppare in prima battuta la darsena al di là del canale, con un’area attrezzata a parcheggio, il ponte di collegamento tra le due rive e un approdo dell’ACTV. Stralciando la parte che ospita il cantiere, oggetto di un contenzioso che risale agli anni ’80 tra il Comune e la storica attività di rimessaggio. Ultimamente nell’area in questione è stato demolito uno dei capannoni. La nuova proposta è ora all’attenzione del Comune, che dovrà decidere il da farsi. Qualora gli uffici diano il via libera il progetto dovrà passare poi al vaglio del Consiglio Comunale.

È chiaro che qualsiasi progetto verrà realizzato nell’area dovrà partire dall’interesse pubblico, in quanto si tratta di aree pubbliche in quanto demaniali, sulle quali l’interesse dei cittadini a fruire della gronda lagunare resta prevalente. Anche per l’area attrezzata a parcheggio si dovrà assolutamente tener conto della fragilità dell’ambiente in cui si colloca.

In Consiglio comunale e, se eletto, in Parlamento, mi impegnerò per restituire ai cittadini la fruibilità della gronda lagunare, che rappresenta l’affaccio della terraferma sulla laguna. Si tratta di un passaggio fondamentale per rilanciare il completamento del progetto del Parco di San Giuliano così come previsto dal Piano Guida dell’architetto Di Mambro.

AREA FOSFOGESSI. Grazie alle iniziative che ho promosso in Consiglio Metropolitano e in Consiglio Comunale nei mesi scorsi sembra che l’iter per chiudere definitivamente i lavori di bonifica sia ripreso, attraverso l’approvazione di un progetto che prevede la realizzazione di una nuova linea di tubazione, con lo scopo di trasportare le acque inquinate prelevate dal sito al PIF di Fusina, rendere possibile il recupero dell’area e renderla fruibile al più presto ai cittadini. Si tratta di un’area di 27 ettari, adiacente al Parco di San Giuliano, che fino agli anni ’80 è stata usata come discarica di rifiuti industriali speciali – 300mila metri cubi di fosfogessi e 500mila di rifiuti nocivi -, per la quale nel 1999 è stato predisposto un progetto di messa in sicurezza, che prevedeva il blocco della diffusione nell’ambiente di inquinanti, costato oltre 28 milioni di euro.

AREA RAI. È importante che l’amministrazione comunale possa acquisire parte dell’area, anche questa da rendere pubblica e fruibile ai cittadini. Inoltre c’è la necessità di rendere meno impattanti dal punto di vista paesaggistico le antenne.

 

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