06/11/2018 –

Ci è voluta la catastrofe nelle montagne bellunesi per costringere il Ministro alla Confusione Danilo Toninelli a fare una breve tappa a Venezia. Dopo che da mesi alla Camera, attraverso atti formali, interventi in aula e in commissione, sono impegnato a portare il Dossier Venezia all’attenzione del Governo e del Parlamento, nel disinteresse generale della maggioranza, Toninelli ha fatto scalo a Venezia.
Per dirci cosa? Che deve studiare e approfondire i problemi di Venezia, fare le varie analisi costi/benefici ecc ecc… Ma quanto studiano questi ministri pentastellati! Toninelli sta studiando il dossier #Genova per la ricostruzione del ponte Morandi, il progetto della Tav, la questione delle Grandi Navi, del Mose e chi più ne ha più ne metta. Per non parlare di Di Maio che sta ancora studiando il bando di gara dell’Ilva, la Tap e chissà cos’altro. Nel frattempo il Paese è fermo.
Per la verità in questi mesi anche il sindaco è stato silente, aspettando l’acqua alta record per proferire parola.
Non c’è tempo da perdere. Il presidente dell’Anac, che ho recentemente incontrato nell’ambito delle iniziative che sto assumendo, non è ancora riuscito, nonostante innumerevoli tentativi, a mettere Toninelli attorno a un tavolo per parlare del Mose. Ed è molto preoccupato per un cantiere da quasi 6 miliardi che sta andando in malora. Pare ormai assodato che la stagione commissariale del Consorzio Venezia Nuova sia esaurita. Ora bisogna individuare un soggetto che porti a termine i lavori, giunti al 94 per cento, ma praticamente fermi da oltre un anno. Difficilmente, par di capire, potrà essere il Provveditore alle Opere Pubbliche, ma toccherà al governo assumersi la responsabilità di premere sull’acceleratore per chiudere i cantieri di un’opera faraonica, che probabilmente non andava mai avviata, ma che adesso va conclusa e soprattutto fare in modo che funzioni.
All’emergenza Mose si somma il tema delle Grandi Navi e soprattutto, a mio modo di vedere, il tema della salvaguardia della città, che significa realizzare le opere di manutenzione. Va affrontato quanto prima il problema della Basilica di San Marco che nel corso dell’acqua alta del 29 ottobre ha subito gravissimi danni. In questo senso ho già incontrato il Primo Procuratore di San Marco Carlo Alberto Tesserin.
Per questo il PD ha già chiesto la convocazione del Comitatone.
Restano inoltre ancora senza risposta le varie domande che ho posto in relazione alla conclusione del marginamento di Porto Marghera.
A breve verrà a Venezia, su mia richiesta, la Commissione Ambiente della Camera, per incontrare tutti i soggetti coinvolti nel Dossier Venezia.

 

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