19/11/2018 –

Oggi al seminario “Misure di prevenzione patrimoniali: legislazione e prassi operative”, organizzato dalla Guardia di Finanza, dalla Procura distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Venezia e dal Consiglio Regionale Veneto, rappresentato dal vicepresidente Bruno Pigozzo, a Palazzo Franchetti, coordinato dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Venezia, Bruno Cherchi.

Un’occasione per approfondire il tema della prevenzione alle mafie e delle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle realtà territoriali ed economiche più dinamiche. Quindi il Veneto che, come ha ricordato il Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho, deve essere in prima linea nell’attività di prevenzione, con particolare attenzione al fenomeno del reinvestimento dei proventi illeciti del sistema imprenditoriale.

Oggi, ha ricordato Cafiero De Raho, le mafie non sono più quelle di una volta, esiste una “borghesia mafiosa”, in grado di gestire somme ingentissime con la collaborazione di professionisti molto competenti, vere e proprie “menti raffinate” al soldo della mafia. La prevenzione è un’attività fondamentale. Le misure di prevenzione patrimoniali e la confisca di beni di provenienza illecita le dobbiamo, come ha ricordato Cafiero De Raho, a Pio La Torre, assassinato nell’aprile dell’82 dalla mafia alla vigilia della presentazione della legge, ribattezzata Rognoni-La Torre, che ancora oggi, trentasei anni dopo, consente di assestare duri colpi alle mafie.

Come componente della Commissione parlamentare Antimafia cercherò di offrire il mio contributo per porre l’attenzione sulla presenza delle mafie nel Nord e in particolare in Veneto. In questo senso ho offerto la mia massima disponibilità al Procuratore Nazionale e a tutte le autorità presenti al seminario di studio.

Qui il servizio del Tg Regionale

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