25/11/2018 –

Oggi è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Un’occasione per parlare, informare e sensibilizzare su questo fenomeno e sul femminicidio, che purtroppo riempie quasi quotidianamente le pagine dei giornali.
Un fenomeno sul quale va tenuta alta l’attenzione, ma soprattutto vanno promosse politiche per incentivare la formazione in materia di prevenzione della violenza di genere, per sostenere i centri antiviolenza e il piano antitratta. Nel 2018 ci sono stati 106 femminicidi, uno ogni 72 ore. Il 44% è stato preceduto da denunce e circa 50.000 donne si sono rivolte ai centri anti violenza.
Vanno attivate subito politiche a sostegno della maternità, della genitorialità condivisa e per le pari opportunità.
La giornata di oggi è un’occasione mondiale per fare luce su questo fenomeno, ma l’attenzione deve restare alta tutti i giorni dell’anno, serve un’azione quotidiana per promuovere azioni di prevenzione della violenza e degli abusi.
In questo senso l’8 agosto scorso, dopo l’ennesimo femminicidio, quando venne brutalmente assassinata Maila Beccarello a Cavarzere,avevo già scritto una lettera al Prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto, per sottolineare l’importanza di promuovere, nel territorio veneziano, un Osservatorio istituzionale anti violenza di genere, coinvolgendo enti istituzionali, forze dell’ordine e associazioni per affrontare questo delicatissimo e socialmente rilevante problema. Solleciterò le istituzioni a considerare la proposta, perché accanto a un’azione di repressione da parte delle forze dell’ordine è fondamentale contrastare il fenomeno anche con azioni di carattere culturale ed educativo.

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