11/01/2018 –

In ricordo di Fabrizio De André. Sono trascorsi vent’anni dalla sua scomparsa. Ma ne sono passati molti di più, 40 tondi tondi, da quel 9 gennaio 1979, quando da liceale assieme ad alcuni amici, organizzammo al palasport di Mestre, il concerto di De André con la PFM. Eravamo in quattro e decidemmo di chiamarci Coop Arthur Rimbaud, anche se non eravamo ovviamente una vera cooperativa, organizzammo delle belle iniziative tra concerti e incontri vari. Era una stagione di grande effervescenza politica e culturale. Ebbi così l’opportunità di conoscere De André, di conoscere Dori Ghezzi e il nonno di lei, una vera macchina da guerra, che faceva da tuttofare. Fu un concerto straordinario. Ma soprattutto una giornata che non potrò dimenticare. Ce l’ho ancora davanti agli occhi durante le prove con l’inseparabile bottiglia di whisky a chiacchierare con noi ragazzi. Purtroppo ho poca documentazione. Ricordo che però che grazie ai ragazzi della Rimbaud quella di Mestre fu unica tappa del lunghissimo tour, con il biglietto a prezzo “politico”: 2.500 lire anziché il doppio mi pare di ricordare. Non fu semplice ma riuscimmo a convincere l’impresario, come si chiamava all’epoca il manager, dell’utilità di favorire i giovani. Abbiamo cominciato presto…

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