12/04/2019 –

Adesso basta! Stavolta è toccato a Giovanni Taormina, giornalista della Rai del Friuli Venezia Giulia, che ha ricevuto per lettera due proiettili.

Ormai ogni giorno un’intimidazione ai giornalisti. Solo qualche giorno fa era toccato alla giornalista Floriana Bulfon, minacciata dai Casamonica a Roma. Esprimo la mia solidarietà al collega giornalista Taormina, ma non basta. La politica deve fare di più, a partire dalla Commissione Antimafia che deve anzitutto venire in missione a Nordest per vedere da vicino la situazione. È da mesi che sollecito il Presidente Nicola Morra a farlo. 

È inaccettabile che in un Paese democratico i giornalisti siano presi di mira e minacciati quotidianamente dalla criminalità organizzata. Un’altra conferma che la mafia è radicata al Nord come al Sud. Le ultime inchieste in Veneto hanno portato in un mese a oltre cento arresti, a conferma che viviamo in una Regione permeata dalla presenza delle mafie. Anche il Friuli Venezia Giulia non fa eccezione. È un fenomeno difficile da accettare per i veneti perché in questi territori la ‘ndrangheta, la camorra, i casalesi non sparano ma riciclano denaro, penetrano nel mondo imprenditoriale, nell’economia, condizionano gli appalti. È un potere invisibile ma pericolosissimo al quale dobbiamo ribellarci, mettendo in campo tutte le energie sane della società, che sono la stragrande maggioranza.

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