06/12/2019 –

Mancata espulsione del pusher: intervenga il Ministro dell’Interno. Come se non bastasse in questi giorni Mestre sta confermando il triste primato di capitale dello spaccio di droga e di overdosi. La tragedia della morte del ragazzo alla stazione ferroviaria non è purtroppo un episodio isolato. Sempre ieri è stato salvato in extremis un altro giovane. Sembra di essere ripiombati negli anni ’80, Serve un intervento urgente ed efficace di repressione, ma soprattutto di prevenzione.

Per questo ho presentato un’interrogazione urgente al Ministro dell’interno – QUI, che tra l’altro conosce bene il territorio veneziano, perché faccia piena luce sul caso dell’inspiegabile rilascio dello spacciatore per un cavillo legale, dovuto alla mancata presenza di un medico che potesse certificare la sua idoneità al trasporto al CIE di Torino per il rimpatrio in Tunisia. Chiedo al Ministro se se sia a conoscenza della vicenda e cosa intenda fare per chiarire quanto accaduto.

In città c’è ormai da tempo una vera e propria emergenza droga ed è necessario un intervento più capillare da parte del Comune, chiamato a svolgere una più intensa attività di prevenzione, soprattutto nelle strade.

È necessario verificare che le normative vigenti che dall’arresto portano poi alla condanna e all’espulsione siano adeguate, poiché non è pensabile che fatti del genere possano avvenire continuamente. Tempi e procedure della giustizia devono essere certi, non può esistere una zona grigia dove per l’assenza del medico legale a tarda sera un criminale possa tornare in libertà e riprendere a fare ciò che faceva in precedenza.

Ho chiesto anche al Ministro quali provvedimenti intenda mettere in campo per contrastare e risolvere il grave problema dello spaccio e della diffusione della droga a Mestre, che è da tempo diventato un caso nazionale.

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