09/01/2020 –

Si è aperto il maxi-processo per i 76 imputati coinvolti nell’inchiesta “At Last” dello scorso febbraio, che aveva portato alla luce le infiltrazioni mafiose, in particolare della camorra, ad Eraclea.
Un maxi-processo come non si vedeva in Veneto dai tempi della Mala del Brenta, che conferma le accuse di associazione a delinquere di stampo mafioso per 37 dei 76 imputati, non solo per il boss Luciano Donadio, e dell’accusa di scambio elettorale politico-mafioso per l’ex sindaco Mirco Mestre. È la prima volta però che viene alla luce in Veneto il legame così stretto tra mafia e politica.
Dopo che il Prefetto di Venezia ha trasmesso la relazione della Commissione d’accesso al Ministro dell’Interno, si fa sempre più concreta l’ipotesi dello scioglimento del Comune di Eraclea per infiltrazioni mafiose, un fatto molto grave, anche perché sarebbe il primo caso di un Comune del Veneto. Toccherà ora al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese la decisione finale, attesa nel giro di qualche settimana.
E’ necessario continuare a tenere alta l’attenzione sul territorio, poiché l’inchiesta di Eraclea ha dimostrato che tutto il litorale è pervaso dalla criminalità organizzata, con ramificazioni e Jesolo e Caorle, e bisogna fare piena luce anche su quell’area grigia, fatta di professionisti e consulenti, che sono spesso l’anello di congiunzione tra le mafie, la politica e le attività economiche.
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