15/05/2020 –

Adesso Basta! Un altro grave incidente chimico a Porto Marghera. L’esplosione del serbatoio alla 3V Sigma ha provocato un incendio spaventoso che alzato una colonna di fumo nero che ha lasciato un’intera città con il fiato sospeso per ore.

Ci sono due lavoratori, non uno, in gravi condizioni e due feriti lievi. Il pronto intervento di 90 vigili del fuoco con 30 autobotti, è riuscito a circoscrivere intervento. L’ultimo grido d’allarme del sindacato risale a due giorni fa, il 13 maggio, con una richiesta di incontro urgente con la proprietà dell’azienda, pochi mesi fa un esposto al prefetto. Ma siamo sempre alle solite: Venezia è una città in balia delle emergenze. In centro storico suonano le sirene per l’acqua alta, a Marghera per gli incidenti industriali.

Il Dossier Venezia deve essere una delle priorità del Parlamento e del Governo.

Il tema della sicurezza e della riconversione di Porto Marghera deve uscire dai documenti programmatici di cui abbiamo pieni gli scaffali e diventare realtà.

Chiamerò alla Camera il ministro all’Ambiente Sergio Costa per riferire sull’incidente, chiedendo di fornire tutte le informazioni e predisporre rapidamente un sopralluogo nel luogo dell’incidente. I cittadini devono sapere tutto sull’accaduto: perché è successo? Quali sostanze sono state sprigionate nell’aria? Di chi sono le responsabilità?

Inoltre in Consiglio Comunale il Sindaco dovrà chiarire la lentezza del servizio di allerta per i cittadini del Comune: l’allarme è stato dato in ritardo e in forme caotiche.

Ancora una volta scontiamo la mancanza di investimenti adeguati sulla sicurezza, in primo luogo sugli impianti chimici e sulle bonifiche, presupposto per avviare qualsiasi politica di sviluppo. Non avrà alcuna credibilità un Green Deal senza la messa insicurezza e la pulizia dei suoli di Porto Marghera.

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