28/07/2020 –

Il Comune sistemi il Giardino della Biodiversità e del Fitorimedio di Marghera, regalato alla città dal Gruppo di Lavoro G124 di Renzo Piano e abbandonato da anni. (QUI Interrogazione e QUI Rassegna stampa)

Il Giardino è parte del progetto che il G124 nel 2016 ha svolto su Marghera, che comprendeva anche l’ex scuola Edison. Un progetto partecipato, che ha visto coinvolti cittadini, le istituzioni della Municipalità e le associazioni della zona, con l’obiettivo di rigenerare un luogo degradato e restituirlo alla città.
Questo è del resto lo spirito del lavoro di Renzo Piano, che dal 2014 ha avvito un piano per
“rammendare” e riqualificare le periferie delle grandi città. Nel corso del tempo è intervenuto a Roma, Catania, Milano Padova, Torino e in molti altri luoghi, destinando a questo scopo il suo stipendio di Senatore a vita, e nel 2016 il luogo individuato è stato Marghera.

Il Giardino della Biodiversità e del Fitorimedio è uno spazio pubblico, che il Gruppo di Lavoro ha riadattato con funzioni didattiche, dove sperimentare l’utilizzo di piante per la bonifica di siti inquinati, attraverso nuove piantumazioni e pannelli informativi.

Il Comune però, che da subito non si è interessato al lavoro del Senatore Piano e del G124, una volta concluso il progetto lo ha completamente abbandonato, e nel tempo il giardino si è trovato in uno stato di incuria e degrado on la vegetazione cresciuta ovunque, i pannelli di legno di barena senza manutenzione, il cancello forzato.

È l’ennesima dimostrazione del disinteresse dell’amministrazione per i progetti partecipati, tanto più che il Comune di Venezia avrebbe lo strumento da utilizzare per la manutenzione del Giardino. Nel giugno 2019, su mia iniziativa, si è infatti dotato del Regolamento per i Beni Comuni, che consente di avviare politiche di rigenerazione urbana rivitalizzando spazi pubblici partendo dal basso, coinvolgendo i cittadini nel recupero di spazi abbandonati.

 

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