08/08/2020 –

Dossier Venezia. Diventano realtà il Centro Internazionale di Studi sui Cambiamenti Climatici e l’Autorità per la laguna e il Mose. Stop all’impianto GPL di Chioggia.

Il DL Agosto, approvato nella notte, comprende infatti misure strategiche per la città, confermando l’impegno di Governo e Parlamento per Venezia.

Si aggiungono così anzitutto altri tasselli fondamentali contenuti nella PDL 1428 di aggiornamento della Legge Speciale per Venezia, di cui sono primo firmatario, in discussione alla Camera.

La parte più innovativa è rappresentata senz’altro dal Centro Internazionale di Studi sui Cambiamenti Climatici, già istituito, come è noto, dall’ultima legge di Bilancio. Ma il DL Agosto accoglie il percorso da me proposto per dar forma al Centro. Ciò significa che si procederà alla nomina di un Comitato composto da tre esperti, con il compito di procedere alla predisposizione dello Statuto e del progetto scientifico del Centro. Successivamente saranno quindi nominati gli organi ovvero il Presidente; il Consiglio direttivo, composto da 5 membri; il Segretario generale e il collegio dei revisori dei conti.

È una tappa molto importante che consente la conclusione dell’iter legislativo per passare alla fase operativa. Nascerà perciò a Venezia un centro con l’obiettivo di assegnare ai problemi veneziani la dimensione internazionale che meritano, coordinando e catalizzando le conoscenze e le esperienze già disponibili nel ricco panorama della ricerca locale e che crei un’interfaccia fra il mondo della ricerca e quello dei decisori (policy makers), a beneficio della città, ma anche con lo scopo di trasmettere conoscenze ed esperienze, da Venezia a tutto il mondo, con un interesse primario per il bacino del Mediterraneo.

Contestualmente all’avvio della procedura di insediamento del Centro, sarà possibile ora avviare un percorso di promozione del Centro presso tutte le sedi istituzionali nazionali e internazionali, a partire dall’Unione Europea.

Con il Decreto Agosto prende inoltre forma il soggetto cui toccherà il governo della laguna e la gestione e manutenzione del MOSE. Nascerà l’Autorità per la laguna, che di fatto ripristina l’ex Magistrato alle Acque, che sarà un ente non economico, guidato da un Presidente ed avrà al suo fianco un Comitato di gestione costituito dai rappresentanti dei Ministeri interessati, a partire da Infrastrutture e Ambiente, oltre che di Regione, Città Metropolitana. È previsto inoltre un Comitato consultivo di cui faranno parte i rappresentanti dei Sindaci di Venezia, Chioggia, nonché del Porto, della Capitaneria e del Consiglio Regionale.

Parallelamente il Decreto, come da tempo ho auspicato, chiude finalmente la lunga fase commissariale del Consorzio Venezia Nuova, che viene posto in liquidazione.

L’Autorità avrà un braccio operativo, ovvero una società in-house che a regime assorbirà il personale tecnico di Consorzio, Comar e Thetis.

Il decreto inoltre impedisce l’avvio del mega impianto di deposito GPL a Chioggia. Approvato il divieto di rilascio delle autorizzazioni per lo stoccaggio del GPL nei siti Unesco. È il risultato di un gioco di squadra fatto con il Comitato NO- GPL. Un impegno che mi ero preso pubblicamente appena eletto nella manifestaizone a Chioggia nella primavera del 2018.

La norma autorizza anche la spesa di 530 milioni necessari alla conclusione dei lavori del sistema Mose.

Il Decreto Agosto si aggiunge anzitutto ad altri importanti tasselli del Dossier Venezia, contenuti nella PDL 1428 di aggiornamento della Legge Speciale. Mi riferisco all’estensione dell’Art Bonus per il recupero dei beni ecclesiastici, a partire dalla Basilica di San Marco (approvato all’interno del Decreto Sisma a fine 2019) e all’istituzione della ZLS a Porto Marghera (già approvata all’interno della Legge di Bilancio 2019).

L’impegno sul Dossier Venezia continua, in quanto è ormai indispensabile concludere l’indagine conoscitiva, avviata in Commissione Ambiente della Camera prima dell’emergenza Covid-19, che riguarda tutti gli interventi attuati per la salvaguardia di Venezia, che consentirà di accendere un faro sull’intero Dossier Venezia, facendo chiarezza su tutti i problemi ancora aperti, compresi i punti deboli della legislazione, sulla frammentazione delle competenze, sulle conflittualità permanenti, che puntualmente riemergono tra i vari soggetti interessati al governo della laguna e alla realizzazione delle opere di salvaguardia della città.

La conclusione dell’indagine conoscitiva consentirà di acquisire tutti gli elementi necessari per procedere all’aggiornamento della Legge Speciale, atteso da anni. Garantendo anzitutto una continuità nel tempo di finanziamenti, vale a dire un flusso di risorse adeguato ad affrontare i problemi della città. Solo così di riconosce concretamente la specialità di Venezia.

 

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