27/12/2020 –

Approvata la legge di bilancio 2021, ora la palla passa al Senato per il via libera definitivo entro il 31 dicembre.
Sono state varate misure importanti a sostegno delle persone e dell’economia per far fronte alla crisi che abbiamo di fronte. Una manovra di 40 miliardi che si aggiunge ai circa 120 miliardi erogati dai tanti decreti convertiti negli ultimi nove mesi. Un ulteriore scostamento di bilancio è in programma a gennaio, per non parlare del Recovery Plan che rappresenta un’opportunità forse unica. Certo, davanti alla crisi più drammatica mai conosciuta dal dopoguerra, nulla sarà mai abbastanza per ristorare le attività e le famiglie piegate. Ma stiamo imboccando la strada giusta per ripartire.
Il lavoro fatto alla Camera in questa legge di bilancio ha consentito anzitutto di rafforzare il Superbonus al 110 per cento, prorogandone gli effetti, consentendo per le abitazioni unifamiliari di poter concludere i lavori entro giugno 2022, per i condomini entro la fine del 2022 e per IACP a metà 2023. Sono state introdotte anche semplificazioni per snellire la burocrazia. È stato fatto un primo importante passo in avanti, ma la partita non è chiusa. Si tornerà a parlare di Superbonus allo scostamento di bilancio nel mese di gennaio e nel Recovery Plan. Bisogna anzitutto allargare la platea. Tutte le risorse sono state impegnate per prorogare i termini al 2022, per cui del mio emendamento (https://bit.ly/38CYey9) se ne riparlerà a gennaio. Mi riferisco alla possibilità per gli edifici dei centri storici sottoposti a vincoli dei Beni Culturali oppure a regolamenti edilizi, urbanistici e ambientali – che di fatto non consentono l’accesso al Superbonus – alla possibilità di accedere ai benefici di legge, anche realizzando interventi che garantiscono il miglioramento di una sola classe energetica, anziché due come previsto dalla normativa.
È un’iniziativa partita da Venezia, che via via ha raccolto l’adesione di tante altre città, grandi e piccole. Tant’è che la proposta, ritenuta necessaria per favorire la riqualificazione dei centri storici, disseminati in tutto il Paese, è stata fatta propria dalle forze di maggioranza. In gennaio torneremo perciò alla carica, perché si tratta di un tema molto sentito. Non solo a Venezia.
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