13/08/2015 –

Il sindaco non può pensare di modificare a suo piacimento programmi di manifestazioni culturali o progetti di mostre artistiche. Al contrario dovrebbe essere il garante che ogni forma artistica e di pensiero si possano esprimere liberamente in città. Una città come Venezia, luogo simbolo della cultura mondiale, non può essere umiliata così. La mostra di Berengo Gardin, vede l’impegno di un grande artista, su un tema di attualità sociale, come quello delle Grandi Navi.
Non ha alcun senso esporre assieme le foto di Berengo Gardin con il progetto dell’escavo del canale Tresse-Vittorio Emanuele. Si possono fare entrambe, ma in momenti diversi, ognuno può trovare il suo spazio. Tanto più che si tratta di ambiti completamente diversi l’uno dall’altro.
Lo schema di Brugnaro è ormai chiaro, cerca di annacquare in modo maldestro tutto ciò che teme possa sfuggire al suo controllo. Vuol tentare di farlo con il Festival della Politica, ora ci prova con Berengo-Gardin. Ma non è questo il ruolo di un sindaco. Lui ha vinto le elezioni ed è giusto che governi il Comune, ciò però non significa avere il diritto d’interferire su tutto, tanto più in un ambito così delicato come quello della libertà di espressione culturale.
Il 54% dei consensi dei votanti ottenuti, non equivale al 54% di azioni di un’azienda dove ne diventi padrone. Brugnaro se ne faccia una ragione e sia il sindaco di tutti, a cominciare da quelli che non la pensano come lui.

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