24/05/2019 –

Serve chiarezza sull’aeroporto. Il Marco Polo è un’infrastruttura strategica per Venezia e l’intero Nordest. Ci sono troppe cose che non quadrano. Non c’è trasparenza, non ci sono informazioni. I cittadini devono sapere.

Per questo ho presentato interrogazioni con risposta in Commissione e in Aula ai Ministri delle Infrastrutture e Trasporti, dell’Ambiente e delle Finanze, per sapere se siano a conoscenza della situazione dell’aeroporto Marco Polo di Tessera.

QUI e QUI gli atti ispettivi

Con questi atti parlamentari intendo in particolare fare luce su alcune questioni urgenti: sul progetto della bretella ferroviaria per raggiungere l’aeroporto; l’abbattimento degli alberi all’interno del sedime aeroportuale per far spazio a nuovi parcheggi e la poca trasparenza dei bilanci e dell’attività di Save.

Bretella ferroviaria.

Il governo gialloverde intende far saltare il progetto della bretella ferroviaria dell’aeroporto?

Il piano presentato nel 2018 prevede la realizzazione di 3 chilometri e mezzo di tracciato su rotaia, partendo dalla linea Venezia Trieste all’altezza di Dese, costeggiando la bretella autostradale, per raggiungere l’aerostazione e, attraverso un percorso circolare, il cosiddetto “cappio”, permetterebbe ai treni di proseguire nella stessa direzione, senza dover tornare indietro, facendo risparmiare tempo ai viaggiatori.

A quanto si apprende dalla stampa, a seguito di un vertice tra tecnici del Governo e delle Ferrovie il progetto verrebbe fortemente ridimensionato, ovvero per ridurre i costi si prevederebbe di creare all’aeroporto Marco Polo una stazione “di testa”, invece che “di transito”, per cui i treni, una volta arrivati all’aeroporto, dovrebbero tornare indietro, come avviene alla Stazione Santa Lucia di Venezia. Inoltre si starebbe valutando di realizzare il nuovo tracciato non più a un binario singolo, ma doppio.

Save si è subito affrettata a smentire la modifica del progetto, precisando che un’eventuale modifica del progetto comporterebbe la rinuncia, da parte della società che gestisce lo scalo, alla realizzazione dell’opera, che è già in fase avanzata di progettazione.

Caro Ministro alla Confusione Toninelli, incrociamo sempre lei e la sua inefficienza quando affrontiamo i problemi di Venezia. Dietro la fatidica formula magica “costi-benefici” si nasconde sempre il blocco di opere pubbliche attese da anni. Intende bloccare anche la bretella ferroviaria aeroportuale? Attendo una risposta in Aula.

Abbattimento degli alberi.

C’è poi la questione del taglio degli alberi. Per questo ho interpellato i Ministri delle Infrastrutture, dell’Ambiente e delle Finanze invece ho chiesto se sono a conoscenza del fatto che Save ha iniziato l’abbattimento di circa 1.200 alberi all’interno del sedime aeroportuale. L’eliminazione di queste piante, tra cui i pini marittimi ubicati nella zona di accesso all’aeroporto e un migliaio di piante nell’area dell’ex vivaio Benetazzo, ha provocato le proteste dei cittadini con manifestazioni pubbliche e una petizione con oltre duemila firme. Nel Masterplan per il 2021 presentato dalla società, che prevedeva l’aumento del fabbisogno di parcheggi da circa 6.600 a oltre 8.500, Save affermava di voler valorizzare e preservare le alberature di pregio all’interno dell’area destinata a nuovi posti auto. Inoltre avrebbe dovuto far precedere i lavori di mitigazione ambientale a quelli per i nuovi stalli, come previsto dalla controdeduzione della Commissione VIA parte del parere positivo espresso al Masterplan dal Ministero dell’Ambiente.

Ma non è accaduto niente di tutto ciò, Save ha proseguito per la sua strada, senza tenere conto delle conseguenze che comporta l’abbattimento di un numero così consistente di piante per la salute dei cittadini delle zone abitate limitrofe all’aeroporto e per l’equilibrio del territorio. Save dimostra infatti di non avere alcun legame con il territorio che la circonda, poiché, a seguito dell’ordinanza emanata dalla società relativa a limitazioni all’ingresso nell’area aeroportuale, che consente solamente sette minuti per il transito di viale Galilei, si è verificato l’intasamento di Tessera con il parcheggio selvaggio nelle zone limitrofe all’aerostazione, nonché ricorsi ed esposti in Tribunale.

Mi chiedo inoltre se sia conforme alla normativa vigente la gestione diretta dei parcheggi all’interno dell’aeroporto attraverso una società partecipata di Save, in regime di monopolio, senza gara.

Trasparenza.

Alla fine del 2017 Save è uscita dalla Borsa, attraverso un’OPA obbligatoria totalitaria. Con l’uscita dalla Borsa è venuto meno ogni elemento di trasparenza, non si conoscono i bilanci di una società di grande rilevanza per tutta l’area metropolitana e l’intero Nordest del Paese, che agisce senza relazionarsi con interlocutori pubblici e con il territorio.

Save è nata come soggetto a maggioranza pubblica e ha beneficiato di ingenti contributi statali, con i quali è stata realizzata anche la nuova aerostazione, facendo diventare il Marco Polo il terzo aeroporto italiano, con oltre 11 milioni di passeggeri.

Cosa intende fare il Ministro alla Confusione Toninelli? La Città di Venezia attende risposte dal Governo del Cambiamento.

Questo sito utilizza cookie, in alcuni casi anche di terze parti. Per maggiori informazioni visita la nostra Privacy Policy. Chiudendo questo banner, scrollando questa pagina, cliccando un link o comunque continuando a navigare questo sito, presti il consenso all'utilizzo dei cookie.