15/04/2019 –

Oggi ho inviato una lettera alla dottoressa Mirella Nappa (QUI), dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Venezia, in relazione al caso dell’accorpamento di alcune classi al Liceo Marco Polo. Una situazione molto preoccupante che rischia di peggiorare la qualità della didattica. Non possiamo consentire un impoverimento dell’offerta formativa in città. La vicenda del Marco Polo si aggiunge a quella che ha già messo a rischio le scuole Calvi e Palladio, con l’impoverimento non solo dell’offerta educativa, ma anche del tessuto sociale della città.

Per questo motivo ho ritenuto in prima battuta di scrivere alla Dirigente, per farmi interprete non solo della preoccupazione mia personale, ma soprattutto di studenti, genitori e insegnanti, che si sono già mobilitati per salvaguardare la specificità della formazione che il liceo Marco Polo offre, con gli indirizzi “artistico”, “classico” e “musicale”.

La decisione dell’Ufficio Scolastico Territoriale non può non tenere conto della specificità veneziana, come fatto negli scorsi anni con la deroga a quanto previsto dall’ordinanza ministeriale. Come ho avuto modo di ribadire anche in altre occasioni, la specialità di Venezia deve essere riconosciuta, per non perdere quelle funzioni che tengono viva la città e non la condannano alla monocultura turistica.

La mobilitazione cittadina delle scorse settimane ha consentito di bloccare il declassamento dell’Ospedale Civile di Venezia. Non possiamo consentire il “declassamento” del Liceo Marco Polo.

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