Qualcosa si muove per la linea ferroviaria Padova-Bologna, ma la pessima notizia è che non è prevista l’Alta Velocità. Resterà un “buco” inspiegabile nella tratta Venezia-Roma. Secondo il governo dovremmo accontentarci di un semplice ammodernamento con un investimento di 160 milioni pronto nel 2025. Così il Ministero delle Infrastrutture ha risposto – QUI – a mia interrogazione in Commissione Trasporti con il vice-ministro Alessandro Morelli. Ho presentato questa interrogazione – QUI – per fare chiarezza sugli interventi sull’Alta Velocità a servizio del quadrante del Nordest e in particolare relativi al nodo di Padova. Il pressing sul governo ha portato al finanziamento della progettazione del tratto tra Vicenza e Padova, una novità del PNRR varato dall’attuale Governo. Mancando il progetto del tratto tra Vicenza e Padova, il Governo ha pertanto deciso di disporre idoneo finanziamento a valere sul cosiddetto «fondo complementare» di 30 miliardi, che hanno portato i fondi del PNRR a 211 miliardi. Il mistero Giovannini ha inoltre annunciato che la linea sarà operativa dal 2030. Un segno di attenzione per il Nordest, che però non sposta la scelta scriteriata di non programmare l’Alta Velocità tra Padova e Bologna.

Venezia, città internazionale unica al mondo resterà anche l’unico capoluogo di regione del centro-nord a non avere un collegamento Alta Velocità diretto con Milano e Roma. Nemmeno il fondo complementare al Recovery Fund non colmerà il “buco” nel tratto Padova-Bologna, in direzione Sud verso Roma.

Stiamo parlando del cuore del Nordest, che si sviluppa nel triangolo Padova-Treviso-Venezia con oltre 2,6 milioni di abitanti, riconosciuto come Metropolitans-Regions dall’Ocse, con 40 mila dollari di reddito pro-capite, paragonabile a Toronto e Barcellona. Non abbastanza evidentemente per prevedere un collegamento veloce per persone e merci come per le altre grandi città. Tutto questo comporterà un danno enorme all’area metropolitana veneta centrale, limitando e frenando opportunità di crescita e sviluppo. Per non parlare della miopia di isolare una città internazionale del rango di Venezia.

Ma il mancato investimento condannerà allo stesso isolamento Padova e Treviso con l’università del Bo, che risale addirittura al 1222, una delle più antiche al mondo e tutto il sistema industriale e produttivo tra i più avanzati del Paese. L’alta velocità è fondamentale, ed è perciò inconcepibile che da Bologna a Milano sia possibile viaggiare in un’ora e mezza, lungo l’asse Ve-Roma, invece da Padova a Bologna la rete ferroviaria esistente sia destinata a restare obsoleta, nonostante l’ammodernamento programmato.

Rassegna stampa

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