05/02/2020 –

Baby Gang a Venezia: oggi in Commissione Bicamerale per l’Infanzia e l’Adolescenza sono stati auditi il Prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto, e il Vicecapo della Polizia di Stato e Direttore Centrale della Polizia Criminale Vittorio Rizzi (QUI l’audizione), a seguito di una lettera che ho inviato lo scorso luglio alla Presidente della Commissione, per i gravi episodi verificatisi in particolare a Venezia e a Jesolo, in cui bande di giovanissimi si sono rese protagoniste di pestaggi violenti, furti, danneggiamenti.

È stato un incontro di grande interesse, che ha permesso di tracciare un quadro generale del fenomeno delle baby gang e della violenza dei minori, con diversi dati forniti dal Vicecapo della Polizia Rizzi e ha consentito inoltre di offrire uno spaccato della realtà veneziana dalle parole del Prefetto Zappalorto,

L’audizione ha dimostrato un segno di attenzione da parte del Parlamento su un fenomeno in continua espansione, una tappa importante del lavoro che sto conducendo alla Camera su questo tema.

L’audizione è stata la conferma dell’importanza di tenere alto l’interesse sui fenomeni criminali che coinvolgono i minori nelle grandi città, e soprattutto a Venezia, dove il Prefetto ha ricordato che sono stati identificati 50 ragazzi che hanno partecipato ai diversi episodi criminali, in particolare minacce e pestaggi molto violenti nella zona del Centro le Barche e la Nave de Vero. E che si sono caratterizzati per episodi di violenza e danneggiamenti anche a Jesolo e in altri Comuni della Città Metropolitana, quali ad esempio Spinea e Mirano.

In particolare Zappalorto ha evidenziato come il fenomeno delle baby gang a Venezia, nel periodo 2018-2019, ha portato all’arresto di 26 persone e di come sia partito un monitoraggio che ha consentito di arrivare a un protocollo condiviso da forze dell’ordine e società civile. Inoltre il Prefetto ha fatto un duro atto d’accusa verso le famiglie, in particolare quelle benestanti, che abbandonano i figli a loro stessi, suggerendo di intervenire presso di loro in modo fermo, anche con sanzioni economiche. Zappalorto ha puntato l’indice anche verso quelle famiglie extracomunitarie che non seguono adeguatamente i figli, suggerendo che sarebbe utile prevedere sanzioni pesanti quali, in casi estremi, il ritiro del permesso di soggiorno.

Molto interessanti i numero forniti dal Vicecapo Rizzi, dai quali emerge che, nel 2019, il numero complessivo di minori arrestati è di 28.878, in leggero calo rispetto ai 30.599 del 2018 e ai 32.549 del 2017. Tra i reati principali commessi da minori sono in crescita rapine (1.936 nel 2019 rispetto alle 1.845 del 2018), percosse (456 nel 2019 e 447 nel 2018), danneggiamenti (2.446 cari rispetto ai 2.329 l’anno precedente), ma anche estorsioni, sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile e omicidi volontari. Ma il dato che fa più riflettere è quello dei 66 minori arrestati per associazione a delinquere di tipo mafioso (art. 416bis).

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