19/01/2021 –
Emanuele Macaluso è stato per me una persona speciale. Un punto di riferimento. Provo un dispiacere immenso. Emanuele per me era uno di famiglia.
📌Con Emanuele se ne va un pezzo di storia della sinistra italiana. Una politica fatta di valori, ideali e progetto. Ci lascia proprio nei giorni del centenario del PCI, un partito in cui ha militato, ne è stato dirigente e in cui soprattutto ha creduto fino in fondo. Una vita intensa la sua, fatta di politica, di grandi passioni e anche di grandi dolori.
Emanuele era legato a mio padre da un sincero sentimento di amicizia, prima ancora che da un antico sodalizio politico.
📌Ho iniziato a conoscerlo e a frequentarlo fin da ragazzo. Emanuele con Giorgio Napolitano e tutto il gruppo di miglioristi è stato precursore della sinistra riformista.
📌Ha accompagnato la Fondazione Gianni Pellicani – di cui era presidente onorario – fin dal primo giorno, quel 27 marzo 2007 che con il Presidente Giorgio Napolitano e Massimo Cacciari inaugurammo la sede di Villa Settembrini. È sempre stato con noi al Festival della Politica a discutere in modo lucido, appassionato. A raccontare il passato ma sempre con la sguardo rivolto al futuro.
📌Se n’è andato a 96 anni, ne avrebbe compiuti 97 il prossimo 21 marzo. Una vita intensa, piena: ha attraversato di corsa il Novecento e un pezzo del nuovo secolo da protagonista. Politico di grande intelligenza, giornalista acuto, saggista fine, opinionista libero, non ha mai smesso di dire la sua sui grandi temi della politica, fino a pochi giorni fa.
📌La sua vita è un romanzo storico: era a Portella della Ginestra dopo la strage del bandito Giuliano, fu in prima linea nella lotta alla mafia in Sicilia. Fu nel PCI con Togliatti, Longo, Berlinguer. E tantissimo altro, sarebbe riduttivo cercare di riassumerla in breve. Ci sarà tempo per ricordare una figura così prestigiosa del nostro tempo.
📌 Oggi è il giorno del dolore. Mi sento più solo, ma consapevole di avere avuto il privilegio di conoscerlo da vicino.
Un abbraccio a Enza e Antonio
