30/10/2018 –

Dopo l’emergenza di ieri, ora si contano i danni. Ancora una volta Venezia e i veneziani si trovano a dover gestire le conseguenze dell’acqua alta. Ieri l’acqua è salita fino a 156 cm, la quarta più alta della storia, e in serata ha raggiunto i 148 cm. Le immagini parlano da sole. Piazza San Marco chiusa, i trasporti pubblici fermi, allagati negozi e abitazioni, la corsa di cittadini, commercianti e gestori di attività economiche a mettere in salvo macchinari, elettrodomestici, merce, prodotti alimentari, arredamenti. Le immagini di quanto avvenuto a Venezia ieri hanno fatto il giro del mondo, a riprova che i problemi della città non si limitano ai confini comunali.
Dobbiamo ringraziare i volontari della protezione civile, gli operatori, le forze dell’ordine e tutti coloro che stanno contribuendo ad affrontare l’emergenza.
Non è più rinviabile un piano concreto per garantire a Venezia provvedimenti e risorse adeguate per affrontare i problemi di una città unica al mondo.
Il Governo è fermo, silente, sempre più inadeguato ad affrontare questioni complesse ma urgenti e non più rinviabili.

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