16/01/2019 –
Deposito GPL a Chioggia: il governo e il M5S devono gettare la maschera. Non bastano le parole e gli annunci, i ministri Luigi Di Maio, Alberto Bonisoli e Danilo Toninelli devono dimostrare con atti concreti che non vogliono l’impianto per lo stoccaggio di 9mila metri cubi di gas a Chioggia.
Come sempre in tema di impianti scomodi si dimostrano degli “scatolettari”: annunciano al “mitico popolo” che bloccano tutto mentre gli uffici procedono come se nulla fosse. Questo sta avvenendo in queste ore.
Il prossimo 24 gennaio il Consiglio di Stato discuterà in merito al progetto di autorizzazione dell’impianto di stoccaggio del GPL nel territorio di Chioggia. L’Avvocatura di Stato si pronuncerà a difesa dell’impianto e per la sua realizzazione, ma tale posizione stride con gli annunci dei ministri, che si sono dichiarati contro l’opera.
Basta con gli imbrogli, il 24 gennaio i Comitati di cittadini hanno giustamente annunciato una manifestazione davanti a Montecitorio. Il PD sarà al loro fianco.
Sabato scorso è nata anche la “Carta di Chioggia” contro il deposito GPL che elenca sei buone ragioni per non autorizzare l’impianto, tra cui il rispetto dei diritti dell’uomo, dei principi di leale cooperazione e della proprietà privata, e chiede che il governo si impegni per l’istituzione della Corte penale europea dell’ambiente, del dipartimento nazionale ed europeo di giustizia ambientale e della procura nazionale per l’ambiente e la salute.
Con la realizzazione del deposito si prefigurano infatti gravi violazioni del diritto alla salute e all’ambiente salubre, nonché del diritto alla sicurezza. Il Governo deve smetterla con i proclami e deve fare chiarezza, per questo ho presentato un’interrogazione – QUI -.