12/10/2016 –

Grandi Navi: non è pensabile restare fermi in attesa di una soluzione definitiva.
Da tempo sostengo che va approfondita la possibilità di trasferire le Grandi Navi a Porto Marghera, per allontanare definitivamente il traffico dal Bacino di San Marco.
Il trasferimento delle Grandi Navi a Marghera non solo consentirebbe di risolvere un problema, ma permetterebbe di recuperare alla città una parte della zona industriale, come già avvenuto nelle principali città portuali europee, avviando quell’opera di riconversione industriale attesa da decenni ma sempre di là da venire.
La necessità di approfondire il trasferimento delle Grandi Navi a Porto Marghera è finalmente maturata in città ed è largamente condivisa anche nel Partito Democratico. Ora bisogna discuterne anche in Consiglio comunale. Gli studi progettuali avviati finora sono molto incoraggianti, ma servono ulteriori approfondimenti tecnico-scientifici, che finora non è stato possibile compiere, per la mancanza di risorse economiche. La città deve essere messa nelle condizioni di valutare tutte le soluzioni sul tappeto. Non è pensabile arrivare ad una scelta definitiva senza aver verificato fino in fondo l’ipotesi di realizzare una nuova stazione marittima a Porto Marghera, che tra l’altro è compresa nella pianificazione urbanistica vigente.
È il momento quindi di affrontare questioni specifiche a partire dall’impatto sull’ecosistema lagunare, partendo dalla consapevolezza che deve essere evitato lo scavo di nuovi canali. Bisogna approfondire in fretta il tema della convivenza delle attività industriali e portuali con la crocieristica, sapendo che non è possibile rinunciare a nessuna di esse. Tutte questioni che non appaiono irrisolvibili, ma che vanno studiate a fondo mettendo in campo le migliori competenze.

Nel frattempo però è impensabile restare fermi, qualsiasi soluzione verrà adottata serviranno anni per realizzarla. Bisogna intervenire subito per ridurre i passaggi in Bacino. Come?
Una parte delle navi può essere trasferita a Porto Marghera, in tempi brevi, attrezzando un terminal provvisorio con poche risorse. Ciò consentirebbe di portare, già nel giro di qualche mese, due navi a Marghera, riducendo il traffico del quaranta per cento.
Tutto il mondo ci guarda, non è pensabile restare fermi. È un tema di cui si parla dappertutto, è giunto il momento di discuterne in Consiglio comunale.
Attualmente i passaggi sono regolati da un accordo con le Compagnie che si rifà al decreto Clini-Passera del 2012, che consente i passaggi di navi con una stazza non superiore a 96mila tonnellate. Sono passati quattro anni e mezzo senza che nulla accada. Il Consiglio comunale deve farsi sentire. L’immobilismo porta a lasciare le cose come stanno. Già durante la festa del Redentore una Grande Nave viene dirottata al Terminal commerciale di Marghera. Entra dalla bocca portuale di Malamocco, percorrendo il canale Malamocco-Marghera, anziché entrare dalla bocca di Lido e percorrere il Canale San Marco-Giudecca.
Per quanto riguarda il loro posizionamento, in genere, le navi MSC vengono ospitate dal terminal commerciale TIV al Molo A, essendo la compagnia azionista del terminal (MSC ha sia navi container che navi passeggeri). Le unità di altre compagnie a seconda del numero vengono in genere ospitate negli altri terminal commerciali che presentano quel giorno banchine libere e idonee in relazione alla dimensione delle navi. Perciò già oggi è tecnicamente possibile l’arrivo e la partenza nell’area della prima zona industriale.

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