Il Governo ha approvato un emendamento alla Legge di Bilancio 2020, che prevede la creazione a Venezia di un Centro Internazionale di Studi sui Cambiamenti Climatici, prevedendo un finanziamento annuale di 500mila euro per lo studio e la ricerca sui temi ambientali e di salvaguardia.
Una proposta, contenuta anche nella PDL a mia prima firma di aggiornamento della Legge Speciale per Venezia, che ho costruito in collaborazione con la comunità scientifica veneziana, in particolare con Ca’ Foscari, Iuav, VIU, CNR, Thetis, Corila, Centro Maree, e che nel settembre scorso ho avuto modo di presentare assieme a Ségolène Royal, Presidente di COP21, che ha assicurato il suo sostegno al progetto.

Il Centro sarà l’occasione per richiamare in città decine di studiosi da tutto il mondo per valorizzare il patrimonio di conoscenze maturate da soggetti pubblici e privati sui temi della vulnerabilità e adattamento ai cambiamenti climatici anche nell’ambito della salvaguardia della città. Rappresenta inoltre un’alternativa concreta alla monocultura turistica imperante a Venezia.
La città infatti è il luogo più evocativo per aprire un centro di natura scientifica su questi temi. Ora daremo vita ad un progetto dettagliato e lo presenteremo sia alla comunità scientifica internazionale, sia all’Unione Europea per chiedere di condividerne le finalità.

L’obiettivo del Centro è complementare quanto già presente, stimolando e facendo da volano sull’esistente, convogliando le risorse disponibili verso l’espansione della dimensione internazionale del contesto veneziano e creando un ponte fra il mondo della ricerca e quello dei policy maker.
Ciò potrà essere realizzato in almeno due modi. In primo luogo, il nuovo centro potrà portare all’attenzione internazionale il caso Venezia, al di là delle consuete dimensioni storiche, culturali e turistiche, come vero e proprio caso di studio nel quale ricercare soluzioni (approcci, strategie, misure concrete, ecc.) di adattamento (ma anche di mitigazione) innovative e sperimentarle, a beneficio non solo di Venezia ma di tutte le zone costiere e costiero-urbane del resto del pianeta. In secondo luogo, e come conseguenza del primo, il lancio del nuovo centro, potrà attrarre ed attivare competenze ed esperienze internazionali, necessarie per contribuire alla soluzione delle questioni aperte in modo innovativo e scientificamente solido.

 

RASSEGNE STAMPA:

Rassegna stampa 19/01/20

Rassegna stampa 13/12/19

Questo sito utilizza cookie, in alcuni casi anche di terze parti. Per maggiori informazioni visita la nostra Privacy Policy. Chiudendo questo banner, scrollando questa pagina, cliccando un link o comunque continuando a navigare questo sito, presti il consenso all'utilizzo dei cookie.