10/06/2020 –

Perché l’amministrazione comunale non ha accolto la proposta dell’associazione “L’Ultimo Metrò” di trasformare l’ex autorimessa comunale di via Spalti in un Centro culturale? 

Un’altra occasione persa per rigenerare la città nel segno della cultura. Un’iniziativa molto importante presentata nel 2016 dall’associazione “L’Ultimo Metrò”, che prevede il riuso di un’area pubblica in centro a Mestre con la realizzazione di un centro culturale polifunzionale, comprensivo di uno spazio teatrale con un centinaio di posti, un giardino, una caffetteria e una piccola biblioteca, con un investimento tutto a carico dell’associazione di 100mila euro.

Questo caso conferma come questa amministrazione, contrariamente alle politiche seguite dalla maggiori città italiane, non è assolutamente interessata a promuovere interventi di rigenerazione urbana, a restituire ai cittadini spazi pubblici in disuso, attraverso strumenti di partecipazione, ovvero di cittadinanza attiva.

È davvero deludente l’atteggiamento del Comune, tanto più oggi, che il Comune di Venezia si è dotato del Regolamento per i Beni Comuni (QUI), approvato su mia iniziativa nel giugno 2019, dopo tre anni di gestazione, che consente di avviare politiche di rigenerazione urbana rivitalizzando spazi pubblici partendo dal basso, coinvolgendo i cittadini nel recupero di spazi abbandonati, completamente o in parte in disuso, come nel caso dell’ex autorimessa comunale, un edificio di pregio nel cuore di Mestre, che versa in uno stato di degrado ed è fortemente sottoutilizzato.

Ma da tre anni i proponenti non hanno risposte dall’amministrazione comunale, così l’associazione che era  pronta ad investire nel progetto è stata costretta ad abbandonare l’idea. La città perde così un’altra occasione di riqualificare un bene pubblico, aprendolo alla città e creando un luogo di aggregazione e di socialità dove programmare eventi culturali e spettacoli.

INTERROGAZIONE AL SINDACO

 

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