03/10/2020 –

Il Mose ha funzionato. Una buona notizia per Venezia e il mondo intero. Il primo vero test in condizioni atmosferiche avverse è andato bene ed è un’ottima notizia.

Le paratoie del Mose si sono sollevate tutte e il flusso di marea verso la laguna si è interrotto. A Punta della Salute la marea si è fermata a 70 cm, mentre il picco è stato di 129. Durante tutta la mattinata si è creato un dislivello di 65/70 cm tra il mare e la laguna.

In un’atmosfera surreale di attesa, i veneziani hanno tirato un sospiro di sollievo: la città è rimasta all’asciutto.

Ora bisognerà concludere i lavori e fare in modo che le dighe mobili siano in grado di funzionare in tutte le condizioni.

Questo è il risultato dell’attività del Parlamento e del Governo, che hanno dato nuovo impulso ai lavori, che si erano di fatto bloccati dopo lo scandalo del Mose che ha così tanto ferito e umiliato Venezia e l’intero Paese.

La maggioranza e il Governo di centrosinistra hanno rifinanziato dopo lungo tempo la Legge Speciale in tutti i suoi aspetti, e creato le condizioni per riavviare i lavori, che saranno conclusi entro la fine del 2021.

Il test di oggi dimostra però che il Mose può già essere utilizzato e può consentire alla città di guardare con fiducia al futuro. Ma resta ancora tanto lavoro da fare per gettarsi finalmente alle spalle giornate tragiche come quella del 12 novembre scorso.

Per far ciò è necessario affrontare contestualmente tutte le varie emergenze che riguardano il Dossier Venezia, riprendendo anzitutto l’attività di salvaguardia e manutenzione fisica della città e della sua laguna e tutelando e rilanciando le attività economiche, che oggi attraversano una crisi senza precedenti.

Sempre grazie all’attività della maggioranza di centrosinistra in Parlamento e del Governo in questi giorni l’Autorità per la laguna sarà finalmente istituita per legge. Non è altro che la ricostituzione del Magistrato alle Acque, potenziato di poteri e di strumenti operativi. Un passaggio decisivo per assicurare negli anni futuri il governo della laguna e la gestione del Mose.

Sempre la nuova legge chiuderà definitivamente il Consorzio Venezia Nuova, aprendo una nuova stagione per la città. Bisognerà tutelare l’occupazione e le professionalità acquisite nel tempo, ma va da sé che nel nuovo corso non ci sarà spazio per coloro che in passato hanno collaborato a diverso titolo con i protagonisti dello scandalo Mose.

Alla luce del test di oggi diventa quantomai urgente riprendere in Commissione Ambiente della Camera l’indagine conoscitiva su tutti gli interventi in atto per la salvaguardia di Venezia, bruscamente interrotta per l’emergenza Covid, in modo che il Parlamento abbia un quadro completo delle attività in corso e di quanto è ancora necessario fare per tutelare una città unica al mondo

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