29/6/2018 – Dopo ore di lunghe trattative, il vertice europeo si è chiuso con un nulla di fatto per l’Italia. Solo impegni generici molto difficili da attuare e nessun impegno concreto, soprattutto sulle ricollocazioni. Mentre i rappresentanti dei paesi di Visegrad rilasciano dichiarazioni trionfali, cantando vittoria.
Il vero dato politico che emerge con chiarezza è che l’Italia è oramai parte integrante di un fronte sovranista e nazionalista che non ci porta nessun vantaggio, ma che sta destrutturando l’Unione Europea. E per di più non sono stati certo gli altri rappresentanti di questo fronte ad aiutarci ad uscire dall’empasse che avevamo creato, ma la Francia di Macron. Un fallimento su tutta la linea per l’attuale governo.
Così facendo l’Italia sta aiutando a propagare un virus potente che sta contagiando anche la Germania, come dimostrano le recenti posizioni del ministro dell’interno Horst Seehofer. Chi insegue la retorica di un ritorno allo Stato-Nazione novecentesco o ancora più indietro ad un’Italia divisa in più staterelli (ci siamo dimenticati quali sono le origini della Lega Nord?) sta giocando con il fuoco, approfittando delle paure delle persone e ci consegna un futuro fatto di piccole patrie chiuse, escludenti, sole, troppo deboli per affrontare le sfide del terzo millennio.