25/02/2020 –
Entrano nel vivo le audizioni per l’indagine conoscitiva e la proposta di legge 1428 – QUI -, di cui sono primo firmatario, di aggiornamento della Legge Speciale per Venezia (QUI sintesi della legge in 10 punti).
Oggi è toccato a Carlo Alberto Tesserin, Primo Procuratore di San Marco, Pino Musolino, Presidente dell’Autorità Portuale, e il Generale Giovanni Avitabile, Comandante della Guardia di Finanza. Tre passaggi fondamentali. QUI il video delle audizioni
Molto preoccupante la relazione del Generale Avitabile, che ha messo in luce i rischi dell’overtourism. In quanto l’avvento del turismo di massa a Venezia sta generando la diffusione di fenomeni di illegalità economico-finanziaria, con condotte illecite e diffuse, evasione fiscale, manodopera irregolare, di investimenti con capitali di origine opaca, fatti da stranieri.
Avitabile ha rimarcato anche la deriva di attività ricettive cosiddette complementari, ovvero il boom di locazioni turistiche, che secondo il Generale vanno regolamentate non solo perché hanno snaturato il tessuto sociale della città, ma soprattutto perché alimentano un mercato poco trasparente e poco controllabile. E per questo ha auspicato l’introduzione di strumenti adeguati per garantire controlli più veloci ed efficaci.
Tesserin ha posto l’attenzione sull’emergenza di far fronte agli interventi di messa in sicurezza della Basilica e di Piazza San Marco, ovvero del patrimonio artistico-monumentale della città, per cui la città di Venezia finisce su tutte le prime pagine dei giornali, davanti a fenomeni come l’alta marea eccezionale del 12 novembre scorso. Ha evidenziato in particolare come sia urgente porre fine al balletto sul Mose, chiedendo certezza sulla sua entrata in funzione: funzionerà mai?
È fondamentale saperlo, ma Tesserin intanto ha fatto i conti: servono 30 milioni per riqualificare la Basilica, ma servono anche risorse adeguate per la manutenzione del patrimonio ecclesiastico dell’intera città. Che significa investire 85 milioni per la manutenzione degli oltre 140 edifici di culto, riconoscendo che si tratta di un patrimonio artistico che abbiamo il dovere di tutelare.
Musolino chiede giustamente garanzie sull’operatività del Porto quando entrerà in funzione il Mose, soprattutto alla luce del fatto che la conca di navigazione costruita a Malamocco per garantire il transito delle navi quando le paratoie saranno alzate, non potrà funzionare. È stata progettata per ospitare navi fino a 280 metri, ma oggi arrivano carghi di 330 metri. Che fare? Il Presidente del Porto chiede certezze.
Tutti i tre gli auditi hanno concordato sulla necessità di pervenire a una nuova Legge Speciale, condividendo l’impostazione della PDL 1428. Ma le audizioni sono state molto utili in quanto hanno consentito di mettere in luce tre aspetti che vanno necessariamente affrontati in modo unitario, ovvero la necessità di intervenire per mettere in sicurezza e restaurare la Basilica e Piazza San Marco, che significa investire nel patrimonio artistico-monumentale della città per cui tutto il mondo ci guarda; garantire l’operatività del Porto, vale a dire investire sullo sviluppo socio-economico della città, che garantisce 20mila posti di lavoro; e intervenire sulla gestione e regolamentazione del turismo, che significa anzitutto investire sulla legalità e sulla trasparenza, contrastando fenomeni di illegalità sempre più diffusi.
Interessante che tutti gli auditi abbiano evidenziato la necessità di porre ordine rispetto alla frammentazione esasperata delle competenze, suddivise tra i vari soggetti interessati.