14/06/2019 –

+++ Liberateci da Toninelli. +++

Chi ha a cuore il futuro di Venezia ha di che essere preoccupato. Problemi complessi come quello delle Grandi Navi o del Mose non possono essere lasciati in mano a un Ministro irresponsabile, che ogni volta non perde occasione per dimostrare non solo di non sapere nulla dei problemi concreti, ma nemmeno la volontà di voler studiare e confrontarsi.

Oggi è venuto in visita a Venezia, sorvolandola dall’elicottero. Un modo davvero singolare per affrontare il problema delle grandi navi, per “ascoltare” e per incontrare la città. Un punto di osservazione molto suggestivo per un turista, ma non da Ministro.

Il Ministro continua ad avanzare proposte irrealistiche e irrealizzabili, come il trasferimento del terminal crocieristico in laguna a Chioggia, dove non ci sono né banchine, né fondali adeguati e per le Grandi Navi. Bisognerebbe scavare 6/8 milioni di metri cubi di fanghi probabilmente inquinati. Senza contare i temi logistici per trasferire migliaia di persone da Chioggia a Venezia. Attraverso la Romea? La strada più trafficata e incidentata d’Italia? Oppure l’ipotesi del Lido, davanti alla spiaggia di San Nicolò. Toninelli parla di fantomatici tecnici che suggeriscono tali soluzioni.

In ultima istanza il Ministro alla Confusione propone un referendum. Mancava il referendum, magari sulla piattaforma Rousseau….  Toninelli e il Movimento 5 Stelle hanno una strana idea di democrazia: praticano una democrazia eterodiretta sul web, un po’ come il sorvolo in elicottero della città, un modo per evitare la responsabilità che comporta il governo, senza confrontarsi con le altre istituzioni , democraticamente elette, come Comuni, Regione, Città Metropolitana.

Del resto lo si è visto anche ieri alla Camera, la maggioranza gialloverde ha bocciato il mio ordine del giorno che proponeva la convocazione del Comitatone. L’organismo collegiale previsto dalla legge, per la gestione dei problemi della salvaguardia di Venezia. E proprio l’ultima seduta del Comitatone, riunito l’ultima volta il 7 novembre 2017 dal governo di centrosinistra, aveva individuato in modo democratico una soluzione condivisa da tutti i soggetti interessati, che prevedeva, dopo un approfondimento tecnico-scientifico, l’avvio della fase progettuale, che però il Porto non ha mai fatto.

Toninelli tra le altre cose è un bugiardo, in quanto parla di un’ipotesi che esisterebbe solo in uno studio di due paginette, quando invece è sufficiente andare sul sito del MIT e del Porto (https://www.port.venice.it/it/studi-relativi-alla-crocieristica-venezia.html) per leggere il risultato di un lavoro congiunto fatto da vari Ministeri, Porto, Provveditore, Capitaneria e gli altri soggetti interessati.

Su un tema così complesso governo e classe dirigente non possono sottrarsi alle loro responsabilità. È tempo di decidere. Toninelli deve dire la verità ai veneziani e al Paese.

Perché proponendo soluzioni irrealizzabili Venezia perderà il traffico crocieristico, che va invece difeso, pena non solo la perdita di migliaia di posti di lavoro, ma la messa a rischio della stessa sopravvivenza del Porto di Venezia.

Bisogna fare in modo che questo governo vada a casa, perché solo così eviteremo che questo Ministro possa continuare ad avanzare proposte scriteriate per il futuro di Venezia.

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