10/02/2018 –

La memoria è importante, ecco perché partecipo alla “Giornata del ricordo” che commemora la tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Non dobbiamo e non possiamo dimenticare gli abissi nei quali ci hanno condotto ideologismi e nazionalismi: senza memoria c’è il rischio di smarrirsi nuovamente. Questi appuntamenti sono importanti per ragionare su come siamo riusciti a ripartire dalle macerie morali e materiali prodotte dalla seconda guerra mondiale. Il più forte antidoto perché non si ripetano fatti come quelli accaduti nel cuore del nostro continente, tra la Venezia-Giulia, l’Istria e la Dalmazia, è un’Europa unita e democratica, all’interno della quale i diversi Stati e le numerose culture riescano a confrontarsi e difendere i legittimi interessi senza ricorrere all’uso della violenza. L’Unione Europea e le sue Istituzioni sono lo scenario con il quale dobbiamo relazionarci per non rischiare di ripercorrere strade già battute che hanno portato a risultati terribili.

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