Locazioni turistiche, basta rinvii. È tempo di agire. La norma c’è, basta applicarla. Rappresenta un punto d’equilibrio tra il diritto alla residenza e quello dei locatori a svolgere la loro attività.

È evidente che per ripopolare la città non è sufficiente da sola questa misura, ma bisogna puntare su un mix di azioni: investire risorse pubbliche sulla residenza, prevedendo incentivi per chi affitta a residenti e studenti, e più in generale a chi stipula contratti di lunga durata.

Ma soprattutto bisogna agire sulla base economica della città, con l’obiettivo di superare la monocultura turistica. Nella consapevolezza che il turismo resterà comunque la principale attività economica, ma non potrà essere l’unica, se vogliamo salvare la vita della città.

Cosa prevede l’emendamento?
L’emendamento offre al comune di Venezia uno strumento normativo, garantito da una legge nazionale, che consente di regolare il fenomeno delle locazioni turistiche.

Nel dettaglio l’emendamento, al fine di favorire l’incremento dell’offerta di alloggi in locazione per uso residenziale dà la facoltà, perciò non l’obbligo, al Comune di integrare i propri strumenti urbanistici con specifiche disposizioni regolamentari per individuare i limiti massimi e i presupposti per la destinazione degli immobili residenziali ad attività di locazione breve.

Nel porre i limiti il Comune dovrà però rispettare rigorosamente il principio di proporzionalità, trasparenza, non discriminazione e di rotazione. Specifiche disposizioni sono state poi dettate a tutela dei piccoli proprietari.

Infatti, nel porre gli eventuali limiti il Comune dovrà tenere conto della funzione di integrazione al reddito della locazione breve per coloro che svolgono tale attività in relazione ad una sola unità immobiliare.

La norma stabilisce inoltre che il Comune possa subordinare lo svolgimento dell’attività di locazione breve per oltre 120 giorni, anche non consecutivi, di ogni anno solare, al mutamento di destinazione d’uso dell’immobile: ovvero oltre i 120 giorni diventerà un’attività imprenditoriale turistica.
Si tratta quindi di uno strumento innovativo che consente a Ca’ Farsetti di incidere su questioni fondamentali con l’obiettivo di rafforzare e qualificare un modello di sviluppo per il centro storico e le isole maggiormente orientato alla sostenibilità sociale e ambientale.

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