Ora servono le risorse per finanziare lo smantellamento dell’impianto

Deposito Gpl: missione compiuta! la commissione incaricata di stabilire l’indennizzo dovuto a Costa Bioenergie è finalmente al lavoro. L’interrogazione urgente presentata alla Camera alla fine dello scorso settembre, ha prodotto gli effetti sperati.

E’ partita perciò la corsa contro il tempo per non perdere le risorse stanziate dal governo lo scorso anno.

Il decreto legge 104/2020, il cosiddetto “decreto agosto”, voluto tenacemente dal Partito Democratico, che ha determinato lo stop all’impianto prevede infatti un apposito fondo con una dotazione per il triennio 2020/2022 pari a complessivi 29 milioni a titolo di indennizzo alla società che ha realizzato l’impianto, Costa Bioenergie, per l’appunto.I 29 milioni sono stati suddivisi in diverse annualità di bilancio: 1 milione nel 2020, 15 milioni nel 2021 e 13 nel 2022. Risorse che vanno però obbligatoriamente impegnate entro l’anno di competenza. Pena la perdita dello stanziamento. In tal senso è andato già perduto un milione previsto relativo al 2020 e resta meno di un mese e mezzo per impegnare i 15 milioni relativi all’anno in corso.

Perché tanto ritardo? 

La commissione tecnica nominata dal Ministro della Transizione Ecologica, deve essere formata da 3 componenti: un rappresentante dello stesso Ministero – che la presiede -, uno per il Ministero dell’Economia e delle Finanze e uno per il Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili. Il MEF ha nominato il suo componente solo dopo la nostra sollecitazione, ovvero dopo la presentazione dell’interrogazione (28/09/2021), con grave ritardo perché il decreto del MITE porta la data dell’11 agosto 2021,E’ necessario che la commissione rispetti i tempi, pena la perdita delle risorse.  Non sono ammissibili altri ritardi che hanno già comportato la perdita di un milione. Il governo non ha però ancora risposto all’altro interrogativo posto dall’interrogazione: bene avviare la procedura di indennizzo, ma quando sarà finanziato e avviato lo smantellamento del deposito Gpl? Perché è questo che interessa maggiormente i cittadini di Chioggia. Al momento non è previsto nulla di concreto a tal proposito. Il Pd continuerà a vigilare in Parlamento, finché il deposito non sarà smontato pezzo dopo pezzo, perché questa è la volontà dei chioggiotti  e del legislatore.

Nicola Pellicani
(Deputato Pd)

Chioggia 17 novembre 2021

 

Rassegna stampa

La Nuova di Venezia e Mestre, 17 novembre 2021

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