18/11/2018 –

Venezia con i suoi grandi problemi irrisolti, Grandi Navi, Acqua Alta, Turismo, Porto Marghera – solo per citare i principali- è sempre più abbandonata se stessa dalle istituzioni nazionali, a partire dal governo che non ha un’idea e una proposta concreta per il bene della città.
I miei gridi d’allarme in Parlamento, gli atti ispettivi presentati, le audizioni promosse, nel silenzio imbarazzante del governo gialloverde, sono evidentemente fondati. Ora si apprende che le grandi aziende del Consorzio Venezia Nuova mollano tutto e chiedono 50 milioni di danni. Lettera di recesso firmata da Romeo Chiarotto dopo che anche la Mantovani, dopo Condotte e Fincosit ha chiesto il concordato in tribunale. Un addio ai cantieri del Mose, fermi da oltre un anno, che rende sempre più concreto il rischio che alle bocche di porto ci lascino in eredità la più grande incompiuta d’Europa, già costata alla collettività circa 6 miliardi.
Sveglia, Venezia.

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