10/08/2016 –

L’assessore Romor ha gettato la maschera. È evidente che l’amministrazione comunale ha intenzione di privatizzare parte dei servizi degli asili nido. L’educazione dei bambini deve continuare ad essere un servizio pubblico gestito dall’amministrazione comunale, che negli anni ha garantito un servizio di qualità, efficiente, divenuto uno degli esempi a livello nazionale. Sembra sempre più evidente che i colloqui avviati dall’assessore Romor per conoscere le aspirazioni individuali e le motivazioni del personale inserito nelle graduatorie siano un pretesto per aprire la strada al coinvolgimento dei privati nella gestione degli asili. Non vorrei che il sindaco avesse già il nome pronto del privato cui affidare il servizio.
L’azione svolta dai parlamentari veneziani del PD per garantire le assunzioni a tempo indeterminato delle maestre per gli asili mirava a garantire lo scorrimento delle graduatorie. La giunta del sindaco Brugnaro ha trasformato quest’opportunità in modo indebito, facendo pressioni sul personale in graduatoria, avviando colloqui selettivi che non sono nelle prerogative di un politico, in quanto l’amministrazione deve limitarsi a rispettare la graduatoria, frutto di un concorso pubblico.
Se c’è la volontà di smantellare i servizi educativi rivolti all’infanzia il Comune lo dica subito. E informi al più presto i cittadini come riprenderà il servizio a partire dal mese di settembre, ormai imminente.
Le reali intenzioni della giunta in relazione all’assunzione del personale sono state presto smascherate ed è chiaro ormai che non c’è alcuna intenzione anche di avviare le procedure per stabilizzare i lavoratori precari che da anni lavorano per il Comune, il cui contratto scade a dicembre.
Il sindaco rispetti il mandato che gli ha dato il Consiglio comunale all’unanimità e avvii, in tempi rapidi, un confronto con le organizzazioni sindacali. Le relazioni sindacali sono alla base del buon funzionamento della macchina comunale.

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