05/10/2018 –

Nuovi hotel zona stazione: quale piano della mobilità per l’area della stazione? E quali interventi intende attuare il sindaco per accogliere i turisti valorizzando la città, in particolare il centro di Mestre? Il Comune ha messo in cantiere una strategia per far fronte al prevedibile aumento di traffico? ACTV sta affrontando in concreto il tema di come rispondere all’aumento di domanda di trasporto pubblico?

Sono tutti interrogativi senza risposta, eppure a breve nell’area della stazione di Mestre, che è uno dei principali scali ferroviari italiani con 31 milioni di passeggeri l’anno, nasceranno nuovi alberghi che faranno lievitare i posti letto nell’area dagli attuali 2.100 a circa 9.000.

L’aumento del numero delle stanze d’albergo determinerà un conseguente aumento dell’incasso della tassa di soggiorno, che può essere utilizzato in parte per attuare interventi urgenti per far fronte alla trasformazione che subirà tutta la zona.

Se si continuerà a non fare niente c’è il rischio concreto che Mestre diventi un dormitorio turistico con una viabilità e un trasporto pubblico costantemente nel caos.

Tali progetti interessano sia le vie Piave e Ca’ Marcello, sia il lato Marghera, in prossimità delle vie dell’Elettricità e della Pila.

Questo incremento di posti letto e conseguentemente di flussi turistici, avrà evidenti ricadute sulla mobilità cittadina, se pensiamo che già adesso, con l’apertura dei due ostelli di via Ca’ Marcello, il trasporto pubblico è in difficoltà, e nelle ore di punta l’ACTV è costretta a potenziare diverse linee, in particolare la linea 4 in Corso del Popolo. Non è perciò più rinviabile la progettazione di un piano integrato della mobilità, che tenga conto del prevedibile aumento del traffico privato e pubblico, con tutti i soggetti coinvolti, oltre ad ACTV/AVM, l’amministrazione comunale e RFI, per integrare il trasporto pubblico su gomma con quello su rotaia.

Inoltre sarà interesse della città promuovere un progetto per migliorare la qualità urbana della zona e offrire servizi adeguati alle migliaia di turisti che pernotteranno in città. Mi riferisco in particolare alla necessità di prevedere un intervento di rigenerazione urbana degli assi che dalla stazione portano al centro di Mestre, ovvero via Piave, via Cappuccina, Corso del Popolo, puntando a valorizzare, con una rete di servizi pubblici e commerciali, il centro cittadino, a partire dal cosiddetto Distretto della cultura, composto in particolare da Teatro Toniolo, Centro Culturale Candiani, biblioteca VEZ, che verrà ulteriormente arricchito dal 1° dicembre prossimo con l’apertura del Museo M9, un polo culturale che attirerà visitatori da tutto il mondo.

Per questo ho presentato un’interpellanza in Consiglio Comunale- QUI – per sollecitare l’urgenza della creazione di un adeguato piano della mobilità e di un progetto di riqualificazione urbana per accogliere i turisti, favorire le attività commerciali e promuovere adeguatamente le attività culturali.

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