04/06/2020 –
Oggi un’operazione della Polizia nel veronese, coordinata dalla DDA di Venezia, ha portato a 26 misure cautelari, di cui 23 arresti, per affiliati alla ‘ndrangheta, riconducibili alla potente cosca degli “Arena-Nicoscia” di Isola Capo Rizzuto (Crotone), con varie accuse, tra le quali associazione mafiosa, riciclaggio, truffa, estorsione e traffico di droga. L’inchiesta coinvolge anche la partecipata del Comune di Verona Amia, che si occupa dello smaltimento dei rifiuti, con due dirigenti indagati. Un’ulteriore conferma del legame tra mafia e politica, ed è un segnale di grande preoccupazione, anche il coinvolgimento dell’ex sindaco di Verona Flavio Tosi, indagato per peculato.
Ed è anche l’ennesima dimostrazione della presenza della criminalità organizzata in Veneto.
Ringrazio la DDA di Venezia e le Forze dell’Ordine per il grande lavoro svolto, che ha permesso di infliggere un duro colpo alla ‘ndrangheta che opera in Veneto.
Non bisogna abbassare la guardia perché, come hanno dimostrato le inchieste dello scorso anno che hanno portato ad oltre cento arresti, le mafie nella Regione, in particolare nelle province di Venezia, Verona e Padova, la criminalità organizzata è ben radicata ed è stato dimostrato che vi sono forti legami tra Mafia, Affari e Politica, anche con la complicità di molti professionisti e consulenti, che spesso sono l’anello di congiunzione tra i criminali, la politica e le attività economiche. Un’attenzione che in questo periodo di crisi determinata dall’emergenza Covid-19, va ulteriormente rafforzata.
Alla luce dell’operazione di oggi con gli altri parlamentari veneti abbiamo scritto al Ministro Lamorgese, per invitarla a venire a Verona a presiedere un Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica (QUI LA LETTERA). Inoltre ritengo che sia necessario procedere in tempi rapidissimi con le audizioni in Commissione Antimafia, che ho richiesto, per analizzare il fenomeno della criminalità organizzata in Veneto.