Il governo e la gestione di flussi turistici sono un tema di grande attualità, che interessa tutte le città d’arte del nostro Paese. Negli ultimi anni a Venezia il fenomeno è letteralmente esploso, senza alcuna regolamentazione, generando grandi disagi alla vita quotidiana della città.
È evidente che la pressione turistica cui è sottoposta Venezia non è più sostenibile e va regolamentata, anzitutto investendo sulla programmazione degli arrivi.
Il turismo ha soppiantato molte altre attività, con costi sociali ed economici altissimi. È perciò necessario mettere in campo politiche concrete per governare il fenomeno. Sono molteplici le azioni da adottare per giungere alla gestione dei flussi turistici.
Uno degli aspetti più preoccupanti deriva dal fenomeno delle affittanze turistiche, che sta contribuendo in modo significativo allo spopolamento della città storica, producendo una grave carenza di alloggi per residenti, lavoratori e studenti e il conseguente appiattimento dell’offerta commerciale che si rivolge sempre più a soddisfare la domanda turistica.

Credo vi sia quindi la necessità di intervenire per regolamentare l’afflusso turistico, in particolare in relazione alle locazioni turistiche brevi – ovvero di durata inferiore a otto giorni -, per limitare il sovraffollamento cittadino e combattere lo spopolamento delle città storiche.

Per questo ho presentato una proposta di legge che agisce su tre livelli: distinzione tra attività imprenditoriale e non; obbligo di licenze comunali e determinazione della durata delle affittanze, come già avviene nelle principali città internazionali (Berlino, Amsterdam, New York, Parigi); e punta soprattutto a limitare il proliferare delle grandi piattaforme online come Airbnb e tutelare chi utilizza le affittanze come forma integrativa di reddito.

Il quadro generale infatti è preoccupante, secondo gli ultimi dati il problema dell’overtourism sta assumendo dimensioni sempre più rilevanti e, se non adeguatamente gestito, genera ricadute negative sulle comunità locali.

Già da diversi anni le più importanti destinazioni internazionali con maggior affluenza turistica si sono dotate di una regolamentazione per arginare il fenomeno dell’overtourism tesa a limitare i flussi di visitatori e tutelare l’ambiente e gli abitanti. A titolo esemplificativo a Parigi e in molte città francesi è previsto un periodo massimo annuale di affitto pari a 120 giorni, con l’obbligo di registrazione per tutti gli host e da gennaio 2020 scatterà l’obbligo, per le piattaforme di sharing accomodation, di trasmissione del ricavo di ogni host all’amministrazione finanziaria; a Barcellona e a Berlino vige l’obbligo di registrazione per tutte le proprietà; ad Amsterdam ogni appartamento non può essere affittato per più di 30 giorni all’anno; a Ginevra il limite è di 60 giorni per anno; a Londra e Madrid di 90 giorni per anno; a New York: i singoli contratti di affitto non possono avere durata inferiore a 30 giorni se non si è in possesso di una licenza di tipo alberghiero.

La PDL interviene in particolare su tre questioni: la distinzione tra attività imprenditoriale e non, attraverso un Regolamento (che dovrà essere emanato entro la fine del 2020), che individui il numero di stanze che determina se l’attività ricettiva venga svolta in forma imprenditoriale. La PDL prevede inoltre una prima fase, in cui si ritiene attività svolta nell’ambito di impresa quella di affittanze per meno di otto giorni, che riguardino tre o più camere.
Le altre due questioni che tocca la PDL sono la possibilità data ai Comuni di consentire l’attività di locazione di breve periodo di alloggi per uso turistico subordinatamente al rilascio di una licenza, stabilendo annualmente il numero di licenze a disposizione e i criteri per la relativa assegnazione. Infine, per tutelare il patrimonio storico e artistico della Nazione, ai Comuni è data facoltà di determinare la durata della locazione, differenziandola in relazione alle esigenze del territorio, con specifico riferimento ai centri storici e le aree di interesse culturale e artistico.

 

RASSEGNE STAMPA:

Il Gazzettino 11/02/20

Rassegna stampa 30/01/20

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