13/05/2016 –

Sfumato il progetto della Stazione di Mestre. Perso anche più di un milione di euro di opere pubbliche a carico dei privati.

Ieri in Consiglio comunale il solito monologo del sindaco. Stavolta sul progetto di riqualificazione della Stazione di Mestre, al momento sfumato per la mancata firma di Brugnaro all’Accordo di Programma, che ha comportato l’abbandono del progetto da parte di H10, una grossa catena alberghiera spagnola, che era disposta ad investire 30 milioni di euro per realizzare un albergo nel palazzo Ex Poste.
Complessivamente l’accordo avrebbe portato l’investimento di 100 milioni di euro per risanare l’area della Stazione, ovvero allontanare il degrado e portare più sicurezza.
Utilizzando un regolamento consiliare il sindaco ha impedito la discussone in aula di un tema così importante e d’attualità, limitandosi a consentire l’illustrazione di una vecchia mozione, risalente a mesi fa, impedendo qualsiasi confronto democratico in Consiglio.
Siamo quindi stati costretti ad assistere al solito monologo propagandistico che ieri ha raccontato la favola di voler realizzare alla stazione un ponte di collegamento tra Mestre e Marghera, una grande galleria commerciale con una base di 50 metri e alta due/tre piani, per voler “sanare” la frattura tra Mestre e Marghera.
Con quali soldi? Al momento non c’è un investitore, non c’è un progetto e le Ferrovie non sembrano proprio interessate ad un investimento del genere. Già negli anni ’90 il Piano Regolatore prevedeva una piattaforma commerciale sopra la stazione, ma si rivelò subito un’ipotesi purtroppo irrealizzabile. Alla fine del monologo è finita anche la discussione. Una bella lezione di democrazia.

In particolare l’Accordo di Programma saltato prevedeva anche una serie di opere pubbliche, a carico di Immobiliare Favretti – la società che avrebbe realizzato l’albergo-, per un valore complessivo di 1 milione e 140 mila euro.

Gli interventi in questione riguardavano:
a) realizzazione di una pensilina sulla piazza ove oggi attestano bus e tram;
b) realizzazione di una pensilina sul marciapiedi del 1° binario che collega l’esistente pensilina ferroviaria con l’entrata alla stazione sotterranea del tram;
c) la realizzazione di un fabbricato di circa 200 mq da destinare a biglietteria tram/bus/autobus/navette;
d) la sistemazione del collegamento pedonale tra la piazza tram/bus e la stazione ferroviaria.

La mancata realizzazione di queste opere potrebbe configurarsi come un danno all’amministrazione, con la conseguente promozione di un ricorso alla Corte dei Conti.

Questo sito utilizza cookie, in alcuni casi anche di terze parti. Per maggiori informazioni visita la nostra Privacy Policy. Chiudendo questo banner, scrollando questa pagina, cliccando un link o comunque continuando a navigare questo sito, presti il consenso all'utilizzo dei cookie.