Domenica ho incontrato un gruppo di giovani universitari e di studenti delle scuole superiori. Ho risposto alle loro domande sul futuro della città, spiegando che il compito della prossima amministrazione sarà anche quello di costruire una città a misura dei giovani. Mi hanno chiesto cosa significa, secondo me, “una città a misura di giovani”.

Credo sia una città con una biblioteca attrezzata, in grado di ospitare un numero adeguato di studenti e dotata di strumenti tecnologici al passo coi tempi e le esigenze. Una città con un tessuto urbano e sociale più vitale, dove il patrimonio edilizio pubblico oggi inutilizzato venga rimesso in gioco per aiutare la creatività e l’iniziativa dei più giovani. Una città animata da una nuova programmazione culturale diffusa. Una città che favorisca l’innovazione, e che aiuti davvero i giovani che si affacciano al mondo del lavoro.

Una città aperta alla partecipazione, con una classe dirigente capace di rinnovarsi e di valorizzare le buone idee, da dovunque queste arrivino.

La “città a misura di giovani” è la città di cui tutti i cittadini hanno bisogno.

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