06/08/2018 – Sono intervenuto in aula e ho presentato un’interrogazione (qui), sui tragici incidenti che hanno funestato la laguna nei giorni scorsi. Servono più controlli, più prevenzione. È necessario pervenire finalmente a una gestione unitaria delle acque della laguna. Ma servono mezzi e strumenti adeguati. È giunto il momento di aggiornare la Legge Speciale. Parlamento e Governo non possono trascurare il dossier Venezia e abbandonare la città a se stessa.

Ecco il video e il testo del mio intervento:
Voglio qui rivolgere anzitutto un pensiero a Renzo Rossi, Natalino Gavagnin e Giovanni Rampazzo che nei giorni scorsi hanno perso la vita in due gravissimi incidenti in laguna di Venezia.

Ancora una volta la laguna di Venezia, trasformata in un’autostrada, è stata teatro di tragedie. Giorno e notte la laguna è attraversata da imbarcazioni che sfrecciano ad alta velocità, generando pericoli, moto ondoso, fino a mettere a rischio la vita delle persone.

È necessario intervenire al più presto intensificando i controlli sui limiti di velocità, sui motori, spesso truccati, e sul traffico acqueo. Vanno senz’altro inasprite le sanzioni e reso finalmente operativo l’obbligo di installazione del GPS a bordo delle imbarcazioni, a partire da quelle in possesso di licenze comunali, altrimenti anche il sistema di controllo elettronico ARGOS, che tanto è costato alla collettività, diventa inutile. Parallelamente al potenziamento delle attività di controllo, è fondamentale avviare una capillare attività di formazione, coinvolgendo in primo luogo le scuole.

Ma per riportare sicurezza e ottenere un efficace gestione del traffico, servono strumenti e mezzi adeguati.

È necessario anzitutto porre ordine nel governo della laguna, una gestione oggi frammentata in una miriade di competenze fra Comune – competente solo nei canali interni -, Provveditorato alle Opere Pubbliche, Capitaneria di Porto, Autorità Portuale, Città Metropolitana, Regione. In questo senso esiste già una legge, mai entrata in vigore che trasferisce alla Città Metropolitana competenze relative alla disciplina della navigazione. Ma il tema complessivo della gestione della laguna va ripreso in mano con urgenza, puntando ad un aggiornamento della Legge Speciale, lo strumento legislativo ideato e approvato 45 anni fa, che resta lo strumento fondamentale per il governo di una città unica qual è Venezia.

Signor Presidente, Parlamento e Governo non possono più trascurare il dossier Venezia. Accanto al tema del traffico acqueo, della sicurezza in laguna, ci sono temi non più rinviabili. Mi riferisco in particolare alla conclusione dei lavori e alla gestione futura del Mose; alle Grandi Navi, quei grattacieli galleggianti che transitano davanti a Piazza San Marco, alla gestione dei flussi turistici e alle bonifiche di Porto Marghera.

Venezia è città patrimonio mondiale dell’umanità, non può essere abbandonata a se stessa. Noi non lo consentiremo.

 

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