Scongiurare una Venezia impoverita e paralizzata è un impegno che deve unire la città. Bisogna agire in questi giorni, in queste ore.
Rivedere il Patto di Stabilità per Venezia è possibile e doveroso: ieri abbiamo spiegato in quale modo si potrebbe raggiungere una maggiore equità. Basterebbero due mosse: togliere dal saldo obiettivo i fondi che la Regione Veneto eroga per il trasporto pubblico locale ed escludere dalle voci di bilancio i pagamenti in conto capitale relativi a investimenti che rientrano nella Legge Speciale.

Esiste già un tavolo delle categorie economiche e dei sindacati, da me promosso come segretario della Fondazione Pellicani prima della mia candidatura, che si era attivato presso il Presidente della Repubblica, il Governo e il Parlamento, per chiedere una revisione del Patto nel senso di una maggiore equità. QUI l’elenco dei soggetti sottoscrittori e il testo dell’appello.

Da qui bisogna ripartire: da una città capace di mostrarsi unita per affrontare una battaglia che riguarda tutti i veneziani, e che chiede soltanto un trattamento equo per la città.

Discuteremo queste proposte d’intervento con il Governo centrale, rinegozieremo i termini del Patto. Altrimenti governare Venezia sarà impossibile.

Nicola Pellicani


Il giorno 13 febbraio Nicola Pellicani ha inviato una lettera aperta a Matteo Renzi, per portare direttamente alla sua attenzione la situazione che si è creata in città in merito allo sforamento del patto di stabilità. QUI il testo della lettera.


 

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